A Pontassieve la mostra ‘Oltre quel muro’, storie dal campo di concentramento di Bolzano

PONTASSIEVE – Alla Biblioteca di Pontassieve fino al 9 febbraio saranno esposte storie, volti e disegni che raccontano la resistenza nel campo di concentramento di Bolzano. La mostra documentaria dal titolo “Oltre quel muro” – curata da Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi – narra, attraverso una ventina di pannelli, le vicende drammatiche del campo e mostra come molte donne e uomini abbiano deciso di non subire passivamente la prigionia, ma di combatterla sia dentro che fuori dalle mura del lager. “Oltre quel Muro” infatti, si riferisce al fatto che le barriere fisiche non riuscirono ad impedire alle persone di ribellarsi e di comunicare fra loro.

Suddivisa in diversi pannelli appesi alle pareti, la mostra parte dall’entrata dell’edificio e si snoda – passando dalle scale – fin dentro la biblioteca comunale. Ogni pannello racconta una storia diversa, tra fatti storici – spiegati con foto e documenti dell’epoca – ma anche vicende personali di chi ha vissuto quell’esperienza, come per esempio quella di Franca Turra, detta “Anita”, che da semplice aiutante divenne il capo della rete di resistenza. Ma anche il racconto sul quartiere “Dux” di Bolzano, i cui abitanti si adoperarono per aiutare alcuni deportati a fuggire.

Questi ed altri fatti storici esposti in questo modo daranno la possibilità a tutti, specialmente ai più giovani, di sapere e capire gli eventi di quegli anni tragici. Ne è convinto Stefano Gamberi, rappresentante dell’ANPI, che ha presentato la mostra il 14 gennaio insieme all’assessore alla cultura del Comune di Pontassieve Alessandro Sarti, alla direttrice della Rivista ‘Eco d’arte Moderna’ Roberta Fiorini, e al vicepresidente di ANED Tiziano Lanzini.

Secondo Gamberi la mostra si deve rivolgere ad un pubblico di ragazzi di una certa età, non sicuramente bambini. “In questa esposizione c’è molto da leggere e gli argomenti sono complessi, per questo la sconsiglio a studenti delle elementari o delle medie. Per il resto però, spero che tutti, dagli insegnanti a quelli che lavorano in biblioteca, invitino i ragazzi a rivolgere l’attenzione a questi pannelli”. Ma la mostra non può e non deve essere l’unica esperienza di questo tipo. “Sono molto grato al comune di Pontassieve – ha detto Gamberi – che, oltre a iniziative come questa mostra, riesce ancora tutti gli anni a mandare i ragazzi a visitare i campi di sterminio, anche se è difficile trovare i soldi. Sono esperienze che formano le loro coscienze, e sono sempre più necessarie dal momento che i deportati sopravvissuti che possono portare la loro testimonianza sono sempre meno.”

Durante la presentazione. Da sinistra: Tiziano Lanzini, Roberta Fiorini, Alessandro Sarti, Stefano Gamberi

Tra i documenti messi in mostra, vi sono anche dei disegni realizzati all’interno del campo di prigionia, per lo più da bambini. Queste opere hanno un valore altissimo, dal punto di vista artistico ma soprattutto storico, come ha spiegato Roberta Fiorini: “Di fronte a documenti di questo tipo non ci può essere giudizio estetico. Ma è chiaro che il legame con l’arte, con la musica, che sono espressioni dell’anima, c’è anche nei momenti più drammatici della vita. Anzi – dice Fiorini – rappresenta uno strumento per comunicare ed andare avanti. Nel caso di questa mostra, l’idea di accostare documenti scritti con espressioni artistiche, ovvero la visione del mondo dell’artista, riesce a raccontare la storia in modo molto completo”

A margine della presentazione della mostra l’assessore Sarti spiegato perché il Comune ha scelto di esporre “Oltre quel Muro” per un lungo periodo e non solo nel giorno della memoria, che ci sarà tra pochi giorni. “Questa esposizione – ha detto Sarti – rimarrà disponibile fino al 9 febbraio, permettendo a tutti, in particolare agli studenti che frequentano la biblioteca, di visionarla. Se si fosse trattato di una manifestazione giornaliera il 27 gennaio, Giorno della Memoria, data la mole di eventi in programma molti non avrebbero potuto assistervi, invece così sarà a disposizione di tutti per un mese”. L’assessore ha poi rivelato che il Giorno della Memoria vi sarà un’iniziativa in Comune nella quale sarà presentato un libro scritto da un cittadino di Pontassieve che ha vissuto la tragica esperienza del lager.

 

Un pensiero su “A Pontassieve la mostra ‘Oltre quel muro’, storie dal campo di concentramento di Bolzano

  1. Mario ha detto:

    ho una pagina dedicata a mio nonno che transitò dal Campo di Bolzano. C’è il documento che ricevemmo. L’originale lo ha il Ministero degli Interni per il Museo della Shoa che si farà a Roma.

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