La Misericordia di Pontassieve contro il Comune: ”Vogliamo l’ampliamento del cimitero sociale”

PONTASSIEVE – Ieri pomeriggio alcuni soci della Misericordia di Pontassieve hanno manifestato ai piedi del Palazzo Comunale per protestare contro il mancato ampliamento del cimitero sociale, approvato nel 2007 ma annullato dal TAR per colpa di un errore burocratico deglli uffici comunali.

I manifestanti della Misericordia di Pontassieve sotto il Palazzo Comunale

Il folto gruppo di persone presenti all’entrata del Palazzo Sansoni Trombetta, oltre a protestare con striscioni con scritto “Vergogna”, “Concedete l’ampliamento del cimitero”, “Amministratori mantenete le promesse” e “correggete gli errori della giunta Perini”, ha deciso di salire nella Sala del Consiglio dove ieri si teneva una seduta comunale, occupando tutti i posti a disposizione e chiedendo a gran voce risposte veloci per risolvere il problema delle sepolture provvisorie, che si sta trascinando da anni.

Il Consiglio, non essendo pubblico e non essendoci presente un ordine del giorno relativo, ha fatto infuriare i manifestanti che, non vedendo il Sindaco Marco Mairaghi arrivare, hanno iniziato ad offendere i consiglieri, la giunta e sopratutto il primo cittadino. A placare gli animi e a far desistere i manifestanti Marcello Papi, il Provveditore del Consiglio di Magistrato della Misericordia di Pontassieve che, rivolgendosi ai soci e cittadini infuriati, ha detto “Se viene il Sindaco e vuole dirci qualcosa noi siamo qui pronti ad ascoltarlo”. Purtroppo il Sindaco, annunciato in ritardo per impegni assunti in precedenza, non si presenterà per tutto il Consiglio comunale. Contattato da noi oggi ci ha riferito che il Comune ha già avviato le procedure per la variante al piano regolatore cimiteriale per dare risposte anche alle esigenze della Misericordia, una variante che andrà nelle prossime settimane in consiglio per l’approvazione.

La protesta, come si legge da un documento, firmato dal Magistrato della Misericordia e distribuito ai passanti, è dovuta al fatto che nel 2007 il Comune approvò all’unanimità la delibera di ampliamento del Cimitero, ma per un errore degli uffici comunali questa fu annullata dal TAR. La Confraternita di Misericordia, come contribuente alla realizzazione del Cimitero stesso nonché per la propria missione di assistenza civile e religiosa relativa anche ai servizi funebri, reclama il diritto di contestare l’operato del Comune a questo riguardo.

Secondo la Misericordia è stato frequente il rapporto con l’amministrazione comunale ma non sono state proposte soluzioni. Già nel 2006 avevano chiesto dei permessi comunali per ottenere l’ampliamento del Cimitero Sociale, nel quale sono sepolti molti degli affetti dei cittadini di Pontassieve. La Misericordia assicura di aver richiesto al Comune tutte le autorizzazioni necessarie per iniziare i lavori di ampliamento. C’è già un terreno che il piano regolatore ha designato ad area atta all’ampliamento cimiteriale. Secondo la Misericordia il Consiglio comunale dopo la concessione del 2007 ha iniziato a ritrattare e a diminuire la possibilità di concedere spazi per l’ampliamento.

La protesta nell’aula del Consiglio Comunale di Pontassieve

Le richieste presentate da sette anni – denunciano – fin’ora hanno solo ottenuto promesse, non concretezza. Ulteriore rabbia, amarezza, delusione emergono dopo aver appreso che avrebbero ottenuto 200 nuovi posti adesso e 200 nel lontano 2018 anche se – secondo la Misericordia – i patti erano altri: Nel 2007 erano stati richiesti 3.000 nuovi spazi, che erano stati approvati entro un piano regolatore dalla valenza ventennale e la stima dei posti necessari è realistica in relazione ai 2.500 posti serviti nel ventennio precedente. Inoltre – precisano – esiste una questione concernente 250 posti provvisori già occupati e se il Comune è disposto a concedere solo 200 spazi in più adesso non potranno neanche diventare definitive queste tumulazioni.

Mi sembra un’ingiustificata insensibilità dell’Amministrazione – confessa il Provveditore della Confraternita di Misericordia Marcello PapiLa volontà dei cittadini è chiara. In due giorni abbiamo avviato una raccolta firme che ne conta già più di mille. Vorremmo poter garantire un posto ai soci della Confraternita quando lo vorranno, a mogli e mariti che vogliono acquistare un posto accanto ai propri congiunti, e a chiunque ne faccia richiesta. Quindi ora come ora di nuovi spazi ne servirebbero almeno 400”.

La lunga attesa dovrebbe essere relativa alla riproposizione di una nuova delibera da parte del Comune per ottenere finalmente il permesso a costruire. Secondo alcuni presenti, il ritardo alla risoluzione della questione è connesso a problemi sorti da alcune clausole del contratto fra il Comune di Pontassieve e la Cimiteri Pontassieve Spa, alla quale il Comune ha affidato nel 2004 la gestione dei cimiteri di proprietà comunale. “Probabilmente è un’incongruenza da parte della pubblica amministrazione aver firmato un contratto che ha dato l’esclusiva della gestione dei cimiteri a una società privata – dice Papi – Se l’ampliamento necessario non venisse concesso entro un mese e mezzo ci troveremmo nella condizione di dover chiudere il Cimitero

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