Inceneritore di Selvapiana, il Consiglio Regionale approva le modifiche alla legge ‘antialluvione’

FIRENZE – Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato le modifiche alle legge 66/2011 che consentiranno, con una preventiva messa in sicurezza duecentennale, la realizzazione dell’inceneritore di Selvapiana nel Comune di Rufina, in una zona definita a pericolosità idraulica molto elevata.

Sarà possibile quindi realizzare alcuni interventi nelle aree a pericolosità idraulica molto elevata, includendo tra questi anche opere per lo stoccaggio, trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti.Si tratta di un’aggiunta apportata ad una legge che, secondo molti, è stata fatta sull’onda emotiva dell’alluvione in Lunigiana a fine anno 2011 e che ieri è stata definita troppo restrittiva, aggiungendo così la possibilità di realizzare determinate opere a condizione che siano preventivamente realizzate le opere per la loro messa in sicurezza di ritorno duecentennale, senza aggravare la pericolosità idraulica al contorno.

Il voto in aula e il caso politico. Con il voto favorevole di PD e di IDV, quello contrario di Sel, LN e FdS, e l’astensione di UDC e PDL la legge quindi passa, respingendo anche un emendamento presentato dal Popolo Della Libertà che chiedeva di togliere dal comma l’opportunità di costruire impianti per “lo stoccaggio, il trattamento, lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti”. Un voto che crea un caso politico che principalmente coinvolge l’IDV. Infatti, se il Partito Democratico ha sempre sostenuto nel suo programma l’attuazione dei piani provinciali di smaltimento dei rifiuti, l’Italia Dei Valori, pur dichiarandosi contraria all’inceneritore, in aula si è detta complessivamente favorevole alle modifiche della legge, che guarda all’interesse generale di tutta la Toscana rifiutandosi di credere che sia stata modificata solo per realizzare un singolo intervento. “Non è giusto né opportuno manovrare strumentalmente un voto pur andando ad incidere su una specifica situazione come quella del progetto di inceneritore in Val di Sieve – dice la consigliera e capogruppo IDV Marta Gazzarri in aula – Un progetto questo che non parla per di più di una costruzione ex novo, risponde in realtà ad una logica di interesse generale, come è nella natura stessa di ogni legge. Il nostro Gruppo vede in una politica virtuosa del ciclo dei rifiuti un elemento essenziale del programma di governo. A questo l’Idv non intende rinunciare”.

Il commento delle Associazioni contrarie all’inceneritore non si è fatto attendere: “Non ci convincono le parole del consigliere Gazzarri di IDV che ribadisce, in aula, che la legge non è fatta ‘ad hoc’ per l’inceneritore di Selvapiana perché riguarda oltre 900 km2 del territorio della Toscana (che potesse interessare tante altre cose nessuno lo aveva messo in dubbio) – commentano l’Associazione Valdisieve, Vivere in Valdisieve e Italia Nostra in una nota – Solo se avesse votato l’emendamento del Pdl che voleva levare il riferimento allo stoccaggio, trattamento dei rifiuti allora si potrebbe credere a quelle affermazioni”. Ma il bersaglio principale delle associazioni per l’incoerenza registrata è il Presidente della Toscana Enrico Rossi che, secondo le stesse, dopo essersi speso in dichiarazioni che annunciavano la chiara volontà di non edificare in alvei o a dieci metri dal ciglio o dall’argine, ha poi deciso di ribaltare tutta la legge. “Rimaniamo sbalorditi e senza parole per quanto è successo intorno a queste modifiche della legge – concludono nella nota – Constatiamo quanta poca coerenza, serietà e giustizia, vi siano nelle tante dichiarazioni sulla necessità dei due articoli messi in finanziaria 2012 dopo le alluvioni, ribaltate in parte, col voto di oggi. Siamo sempre in attesa del giudizio del Consiglio di Stato e che, nel caso venga rilasciata l’AIA, non esiteremo a ricorrere di nuovo al TAR”.

La risposta del Presidente Rossi arriva nella tarda serata che risponde all’accusa di aver inserito una norma ad hoc per realizzare l’inceneritore di Selvapiana ed aver fatto un passo indietro rispetto alla legge realizzata dopo l’alluvione in Lunigiana. “Non è affatto vero che senza queste modifiche alla normativa non si sarebbe potuto realizzare alcun intervento sull’impianto – dice Rossi – con le modifiche, le procedure saranno più snelle, veloci e funzionali, senza per questo ridurre i margini di sicurezza, ne favorire urbanizzazioni ad eccezione di opere e impianti pubblici e lo svolgimento di attività agricole”. Secondo Rossi l’inceneritore si sarebbe comunque potuto realizzare attraverso due specifici provvedimenti: una variante urbanistica e la successiva riperimetrazione dell’area ad un livello di pericolosità inferiore. Dal punto di vista politico risponde che “nel programma di governo, approvato da tutte le componenti politiche di Toscana Democratica, era indicata con chiarezza l’attuazione dei piani provinciali di smaltimento. Se c’è qualcuno che ha fatto un passo indietro non è certo la giunta regionale, nè i consiglieri che hanno approvato il provvedimento”.

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8 pensieri su “Inceneritore di Selvapiana, il Consiglio Regionale approva le modifiche alla legge ‘antialluvione’

  1. marco passerotti ha detto:

    Un inceneritore così vicino alla Sieve (la cui ubicazione fu decisa negli anni ’70 quando le conoscenze in materia erano scarse e poco prima i rifiuti venivano bruciati a cielo aperto nella discarica di V. Colognolese) poteva essere adeguato ma non ampliato. Anche perché l’ampliamento sconfina nelle aree a rischio idraulico e non ci sono strade per conferire i rifiuti. Purtroppo hanno messo il capo avanti e sono talmente determinati da volerla prendere vinta a tutti i costi, anche adattando la fresca legge regionale. Mi auguro che la stessa solerzia venga impiegata per la realizazione della variante S. Francesco- Dicomano alla SS67, opera senza la quale trasformerebbe l’attuale statale nella” camionabile della nettezza”. Il mio parere personale sull’inceneritore di Selvapiana poi è ben luntano dal mega impianto. Bisognava semmai farne più di uno (Mugello, Valdisieve, Valdarno) in modo da smaltire localmente come fanno in Germania da più di trentanni ed evitare quindi di pendolarizzare i rifiuti.

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  2. Enrico ha detto:

    Questa è l’ennesima vergogna di una politica legata a doppio filo con gli interessi propri e con le speculazione e distanti anni luce dagli interessi della popolazione e dell’ambiente. Col piano alternativo si ridurrebbero i costi per gli impianti consentendo l’assunzione di circa 2.000 nuovi lavoratori che si occuperebbero di raccolta differenziata e di altri strumenti ad impatto zero… Iniziamo ad opporci in maniera più consistente e determinata, iniziando col negare il voto a questi signori ai quali non interessa minimamente il parere della popolazione !!!

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  3. Catia ha detto:

    Dice proprio bene ROSSI: anche con i precedenti articoli l’impianto si poteva sbloccare…..perchè  allora  confezionargli un comma ad hoc????????????
    Ci dica esplicitamente quali sono i motivi e alla fine si vedrà che quel comma sta lì per Selvapiana. 
    Ma che legge regionale è che per sbloccare meglio un intreccio, di cui sono colpevoli solo quelli che presentano l’AIA 2 volte con problematiche ogni volta, gli fa un comma vestito su misura???
    Vogliamo tutti quanti commi calibrati sulle nostre esigenze, differenziate a seconda di chi siamo!! Ce li fate?

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  4. Nello ha detto:

    Rossi è un mito e stà facendo bene in Toscana, e sui Termovalorizzatori lo dicono anche Renzi e Veronesi che sono a rischio a 0 e che i fumi sono vapore acqueo, e poi non è proprio sulla Sieve come dite voi, è almeno a 10 metri! Fate solo terrorismo. L’area verrà messa in sicurezza idraulica e lo dicono tutti i politici e i tecnici incaricati. E poi da qualche parte questi rifiuti devono essere messi e arrivo a dire che se arriva una piena meglio, così i rifiuti se li prendono anche i pisani senza dover pagare lo smaltimento in discarica.

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  5. simone ha detto:

    l’antipolitica esiste perchè è la politica che in questo paese non esiste. Il mega inciucio tra PD e PDL (impresentabili entrambi) dà l’idea di quanto noi italiani abbiamo dovuto sopportare fino ad ora. I nostri politici non sono capaci ed allora mettono “tecnici” quando loro con le loro mani hanno rovinato tutto. L’esempio di quello che è successo ieri 16.05 in consiglio regionale rispecchia proprio questa loro incapacità di affrontare seriamente un problema. Oggi si fa una legge strombazzando che è giusta e che “non verrà cambiata fino a quanto io sarò presidente” e dopo pochi mesi hops mi sono sbagliato. Scasate. Ora in tutta fretta si deve cambiare e mi raccomando fate passare la notizia in sordina. VERGOGNA.

    In Italia comunque qualcosa sta cambiando e si chiama MOVIMENTO 5 STELLE. MANDIAMOLI TUTTI VIA.

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  6. simone ha detto:

    Nello scusa ma dove vivi. Lo sai che Veronesi ha ritrattato quella dichiarazione e poi la sua fondazione è finanziata da chi costruisce e gestisce inceneritori, Per quanto riguarda Renzi non mi sembra sai competente a giudicare la pericolosità degli inceneritori. Ricordati che siamo in Italia dove il concetto di conflitto di interesse ha ormai dilagato. Ti invidio perchè da quello che dice trapela fiducia nei nostri politici cosa che io ho perso da anni. Ti invito a leggere ed informarti non attraverso la televisione (oramai è persa) ma su Internet. Ci sono quintalate di documenti che ribaltano la teoria del rischio “o” e tantomeno del vapore acqueo e non lo dico io che non sono un tecnico ma ricerche di scienziati. Guardati anche il documentario SPORCHI DA MORIRE. Spero che tu abbia la possibilità di vederlo. Ciao

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  7. Lucio ha detto:

    Eh beh, allora ci possiamo credere, se lo dicono il sindaco di Firenze e il mitico scienziato finanziato da Eni e Veolia! D’altronde il secondo ha anche detto che avrebbe dormito con in camera un po’ di scorie nucleari. Tu si che sai scegliere i modelli giusti.

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  8. Marco ha detto:

    Dal punto di vista sociale sono molto deluso dai cittadini della Valdisieve: credo che progettare l’ampliamento dell’attuale inceneritore sia stata una scelta strategica vincente, è successo esattamente quello che gli amministratori si aspettavano: i cittadini assuefatti non hanno aperto bocca.
    Da quello politico sono amareggiato da alcune delle cosiddette opposizioni, soprattutto da IDV (quali valori poi?); è proprio vero il buon vecchio adagio da bar “sono tutti uguali”; e ha ragione simone, solo un movimento di cittadini può fare opposizione in questo paese martoriato dal clientelismo tra partiti. Dal punto di vista umano sono addirittura sconvolto: davvero questa è la nostra classe dirigente? Mi sono chiesto, chi ha scelto il destino della Valdisieve per i prossimi 40 anni saprà cosa ha firmato? Dal punto di vista personale credo sia arrivato il momento di cercare casa altrove, voglio troppo bene ai miei figli per aspettare di vedere come finisce.

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