RUFINA – Lo scorso sabato il Sindaco di Rufina, Mauro Pinzani, ha ricevuto 1.400 firme di cittadini della Valdisieve contrari alla costruzione dell’inceneritore a Selvapiana, impianto che – dopo la modifica della legge regionale 66/2011 – si potrà realizzare con più celerità e meno burocrazia.
A consegnare le firme una rappresentanza dell’Associazione Valdisieve, del Comitato Valdisieve e di Vivere in Valdisieve, che ha sollecitato un incontro pubblico con amministratori e cittadini facendo notare al Sindaco che, né lui né alcuno dei suoi collaboratori, ha mai partecipato, anche se invitato, alle assemblee sul tema dei rifiuti promosse dai cittadini. Secondo una nota delle Associazioni il Sindaco ha replicato dicendo che “come voi siete liberi di promuovere le iniziative che volete, anch’io sono libero di partecipare o no!”. Un atteggiamento che non è piaciuto visto che nella nota è stato scritto che “Il sindaco non è un cittadino qualunque e perciò ha il diritto dovere di ascoltare i suoi cittadini e non solo i vertici del suo partito”.
Il primo cittadino ci conferma la risposta data ma si dice contrario all’accusa di non ascoltare i cittadini: “Io li ho ascoltati per quindici minuti, poi avevo le commissioni – precisa Pinzani – Non ho detto che non voglio ascoltarli e ho preso atto delle firme. Io ascolto tutti, ma è chiaro che posso andare dove voglio. Io sono legato ad un impegno politico e al voto dei cittadini. L’amministrazione vuole portare in fondo questo impegno. Io agisco secondo la legge, secondo una pianificazione provinciale e regionale. Mi sento legato ad un mandato e a degli elettori che mi hanno eletto. Quindi nessuno mi obbliga ad andare ad una loro iniziativa”.
Pinzani però ci tiene a sottolineare che ci sono tutti gli strumenti pubblici per fare ricorso e che nelle sedute ordinarie ha sempre precisato il punto delle procedure rispondendo puntualmente. “I cittadini sanno perfettamente che si sta costruendo un termovalorizzatore e possono legittimamente raccogliere le firme per chiedere che non venga fatto, ognuno può far valere le sue ragioni – dice Pinzani – Noi non vogliamo azzittire nessuno. Abbiamo l’opposizione contraria e anche loro fanno la loro battaglia, così come l’Associazione. Si appelleranno alle forze politiche che rispetto alla maggioranza che mi sostiene sono contrarie e continueranno nelle loro iniziative, è tutto legittimo”.
Una polemica che nasce a poche ore di un incontro organizzato dal gruppo consiliare di centro destra “Insieme per Rufina” – che si terrà domani alle 21 presso la sala Consiliare del Comune – per parlare della situazione del territorio e a cui le associazioni hanno invitato tutti i cittadini”.
Ma è anche una polemica che nasce a poche ore dalla conferenza dei servizi: “Questa procedura quindi è conclusa, è finita – conclude Pinzani – Domani ci sarà la conferenza dei servizi e per me la procedura è chiusa. Si dovrà fare attenzione alla costruzione e molta attenzione affinché vengano rispettate tutte le norme. Per questo ci sono gli enti e non faremo sconti a nessuno perchè le cose vengano fatte bene”.
e ci vole inceneritore grande sindaco chi e contro e violendo
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L’nceneritore è una vera calamità per la nostra valle! Enorme, costoso e velenoso. inutile raccontare che le emissioni sono sotto controllo!!! sappiamo tutti che anche in una combustione nulla si crea e nulla si distrugge. In questo caso si distruggono materiali preziosi e si trasformano in diossine, polveri sottili e ceneri velenose che faranno ammalare gravemente le persone e danneggeranno la produzione del vino!!! Come possono gli aministratori non curarsi di questo? Non è meglio potenziare la raccolta differenziata, che tra l’altro crea posti di lavoro? L’inceneritore è un mostro affamato di rifiuti e una volta acceso dovrà essere alimentato …..
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Oltre ad appoggiare il commento precedente, vorrei porre l’accento sulla riflessione del sindaco che, nascondendosi dietro ad un dito, dice ai cittadini che essi “Si appelleranno alle forze politiche che rispetto alla maggioranza che mi sostiene sono contrarie e continueranno nelle loro iniziative, è tutto legittimo”. La questione di fondo è che i cittadini non si sentono rappresentati da alcun partito istituzionale!! Anche fra chi lo ha votato c’è chi non lo rivoterebbe, ma in particolare ci sono quei 3,5 cittadini su 10 che in Valdisieve non hanno espresso preferenza alle scorse elezioni amministrative e che rappresentano oltre un terzo dell’elettorato…. Vedete in giro qualche partito che a livello locale si muove negli interessi della popolazione?? Io non ne vedo. Vedo solo che è ormai da tempo giunta l’ora di organizzarsi al meglio al di fuori delle Istituzioni che servono sempre i loro capi superiori a livello provinciale e regionale svendendo per pochi euro il territorio in cui viviamo. Fra l’altro è bene dire che che il PDL a Rufina non è che non voglia l’inceneritore; lo subordina soltanto alla costruzione della variante alla SS 67. E’ chiaro che tenti (fortunatamente invano) di calvalcare la protesta. Comunque forza, andiamo avanti ricordando che solo uniti si vince.
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Avevo capito che Rufina era la città del vino, con la filiera corta, gran paesaggi e enoturismo, me la rivedo con uno squallido e vecchio bruciasudicio nel mezzo della valle che la trasforma nel triste immondezaio di squallida periferia di Firenze. Ai cittadini di nuovo ricorrere per salvare il proprio territorio, ometto quel che penso sulla classe politica dirigente.
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E’ scandaloso tutto quello che sta succedendo in questa vicenda, hanno cambiato una legge di salvaguardia fatta dopo le alluvioni con un metodo a dir poco mafioso, non hanno messo, all’ora, la clausola che si potevano costruire gli inceneritori vicini ai fiumi perchè l’opinione pubblica si sarebbe rivoltata, perciò hanno aspettato i mesi estivi quando nessuno più pensava al problema, ma comunque sempre in tempo per far approvare l’A.I.A. Non hanno minimamente pensato che si sta massacrando un paesaggio unico e da salvaguardare jn funzione dell’interesse culturale ma anche economico. La bellezza della Toscana è e sarà il petrolio dei nostri nipoti. E che dire della salute messa a rischio da scelte pilatesche del Sindaco, della serie lo vuole il piano interprovinciale. Sono assolutamente schifato dall’unanimità con la quale ieri tutti quelli che erano alla Conferenza dei Servizi hanno approvato il tutto limitandosi a esprimere responsabilità parziali e settoriali, come se l’interesse generale non li riguardasse e come se la novità di 1400 firme contro, raccolte in pochissime ore, non li riguardasse. Spero per me e i miei cari che nessuno si debba mai ammalare a causa di questa scelta vile e rispondente a interessi che non hanno niente a che vedere con quelli dei cittadini. Giuro che se dovesse succedere li vado a cercare uno per uno.
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