PONTASSIEVE – “Io sono assolutamente contrario al termovalorizzatore. Le mie idee coincidono al 99% con le vostre“. Le parole sono quelle di Samuele Fabbrini, consigliere comunale nelle file del Partito Democratico a Pontassieve, che ieri sera ha deciso di prendere la parola e dire la sua posizione agli oltre 200 cittadini presenti all’Assemblea organizzata da Associazioni e Comitati contrari alla costruzione del termovalorizzatore di Selvapiana nel Comune di Rufina.
Anche se tra le Associazione e Comitati era chiaro, nell’ambiente comunale le sue idee conosciute e nel proprio partito si era già timidamente esposto, quella di ieri sera è stata la sua prima uscita pubblica sull’argomento, lasciando i presenti stupiti del suo sostegno alla stessa maggioranza che si è dimostrata nettamente favorevole alla realizzazione del termovalorizzatore di Selvapiana.
“La soluzione è la politica, non i politici di cui voi non avete fiducia – ha detto Fabbrini ai presenti – Se si vuole portare un cambiamento si deve riprovare ad avere fiducia nella politica. Bandiere, slogan, occupazioni o altro non porteranno velocemente a risolvere la questione o a cambiare le cose“.
Dichiarazioni che hanno lasciato basiti i cittadini presenti, i quali hanno sottolineato come non si possa sostenere una maggioranza e poi dire tutto il contrario. “Ci si deve affacciare ai partiti e discutere – ha risposto Fabbrini nella confusione creata da accese repliche – Se vado via e mi dimetto da consigliere comunale della maggioranza cosa ho costruito?”
L’invito dei presenti è stato quello di portare avanti la sua posizione e presentare il prima possibile una mozione contraria alla realizzazione del termovalorizzatore nel prossimo Consiglio Comunale.
Una strada non semplice per il consigliere, anche se potrà prendere forza dall’esperienza di Alberto Bencistà, Sindaco di Greve in Chianti, un amministratore del Partito Democratico che ha deciso di cambiare radicalmente opinione e che ieri sera è intervenuto per riferire il percorso che lo ha portato ad adottare il progetto rifiuti zero e accantonare l’idea degli inceneritori.
“A Greve c’è stato un percorso e la mia soddisfazione vera è che il consiglio comunale ha adottato all’unanimità la delibera dei rifiuti zero . Anche il PD di Greve è d’accordo con me – ha detto Bencistà – Il percorso non è stato individuale ma dell’intera comunità. Non vi potete immaginare gli scontri avuti in sede di partito o altre organizzazioni ma io continuo a sostenere le mie idee rispondendo alla mia coscienza e non alle direttive del partito. Con questa scelta credo di fare anche l’interesse del Partito democratico che ha voluto approvare il piano interprovinciale dei rifiuti“.
Ora toccherà allo stesso Fabbrini comprendere tempi e modi per avviare delle riflessioni da porre all’interno del proprio partito e del consiglio comunale pontassievese in modo da rivalutare e riprendere in mano la questione, col fine di bloccare la costruzione del termovalorizzatore e impedire che il Piano Interprovinciale dei Rifiuti venga di fatto realizzato.
Per chi non lo sapesse il sig.Fabbrini, come ha riportato bene questo giornale, è stato il coordinatore della campagna elettorale di Matteo Renzi a Pontassieve. Eh si, Matteo Renzi, quello che vuole i termovalorizzatori e primo firmatario di tutto sto casino! Ora, sei consigliere da 3-4 anni e non hai mai detto nulla. Va bene, ti perdoniamo ma, non sei credibile. Fai una mozione e fai valere la tua idea nel PD, seno’ questa uscita caro Fabbrini, ti si ritorcerà contro.
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Sottoscrivo quello che ha scritto Fracesco, il solo rendere pubblico il proprio pensieno non basterebbe a evitare che nei luoghi dove anche voi vivete si respirino gas tossici.Penso che il sindaco di greve ti possa portare sulla strada giusta, quindi provaci Fabbrini hai il sostegno di molti.
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