PONTASSIEVE – Riprendere oggetti gettati, ripercorrerne la storia e dargli nuova vita. Questo il senso che ruota attorno al progetto “Homeless 2013 – Oggetti senza tetto” che nei prossimi mesi sarà messo in atto da Sandra Tomboloni, nota artista pontassievese.
Ieri, al Palazzo Comunale di Pontassieve, l’artista ha illustrato la singolare iniziativa che, coinvolgendo le scuole del territorio e tutti i luoghi culturali della Toscana, cercherà di mettere in risalto il recupero degli oggetti gettati che non hanno più un tetto o un’appartenenza, che nessuno vuole più. Una iniziativa che poi a settembre si esprimerà anche in una mostra nel Polo Espositivo di Casa Rossa, dove la stessa Tomboloni creerà ed esporrà le sue opere.
Non è un’arte che tenta la fuga dalla realtà, ma anzi si addentra nella vita, scegliendo materiali e oggetti abbandonati per renderli protagonisti. Per questo Sandra ha preso alcuni oggetti dalla discarica per dargli una nuova vita e dare a loro anche un tetto. Oggetti che tutti noi gettiamo ma per cui lei non nutre disprezzo, ma se ne sente attratta perché nel rifiuto è insito anche il significato di ciò che la società esclude ed emargina; un tema quest’ultimo che tocca nel profondo la sensibilità dell’artista.
“Vedere un oggetto gettato mi fa venire voglia di sapere la sua storia, capire perché l’hanno buttata via, reinventarlo e dargli una nuova vita. Un concetto che vale anche per le persone, perché ognuno è importante. Ed è questo il senso che vorrei rimanesse” ha precisato l’artista alla presentazione. Anche se la mostra a Pontassieve prenderà il via nel mese di settembre, questa sarà anticipata da un rilevante progetto didattico rivolto alle scuole e che si lega a questo evento culturale. Il progetto didattico, sviluppato da Lucia Gori e Claudia Spagnolo, porterà all’interno della mostra anche il lavoro dei bambini.
“Abbiamo cercato di tradurre e dare una veste didattica al messaggio di Sandra adatta per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado – ha detto Lucia Gori – L’intento è vedere le cose da un altro punto di vista, guardare con altri occhi e attivare una sensibilità nuova. Per questo spero che il tema dell’esclusione e inclusione sia apprezzato dagli insegnanti, perché credo che sia importante portare questo messaggio ai bambini. Vorremo che i bambini portassero il messaggio nelle famiglie, per poter fruire tutti di questo evento, che non è solo una mostra ma un momento che coinvolge tutto il territorio“.
Il coinvolgimento sarà infatti una priorità di questo progetto e non a caso la stessa artista vuole che questo percorso diventi un veicolo che consente a tutti di partecipare attivamente offrendo il proprio contributo prima che la mostra venga allestita, durante i giorni della mostra e anche dopo la sua chiusura, quando una piccola parte di essa andrà in viaggio per la Toscana portando in giro l’idea che l’ha generata.
Lo dimostra il fatto che a Sandra Tomboloni si sono affiancate persone e associazioni che sostengono il progetto e collaborano alla realizzazione e alla organizzazione. Tra queste lo Spazio Off di Pontassieve, già noto per aver aver vinto il premio “Toscana Ecoefficiente” ed aver realizzato e offerto i propri spazi al progetto “Liberare la Principessa”.
“Non sarà la classica mostra dove si stabiliscono gli oggetti, ma l’opera d’arte verrà realizzata direttamente nel luogo – ha detto Marco Merlini, in rappresentanza dello Spazio Off – Il progetto non è statico ma viaggierà attraverso un carretto per le biblioteche o musei della Toscana e porterà il tema dello spreco e delle problematiche ad esse connesse”. Lo stesso carretto poi tornerà a Pontassieve nel maggio 2014 facendo una grande festa con i bambini che hanno lavorato al progetto.
L’intento infatti non è soltanto divulgare il concetto dello spreco ma anche accogliere chi vorrà partecipare facendo un piccolo catalogo o libretto dove ognuno inserirà il proprio contributo, idea, disegno. “Questo è un modo per rendere il progetto inclusivo – rivela l’artista alla presentazione – Il concetto degli sprechi è un pretesto per sottolineare che nessuno viene buttato via e tutti vengono inclusi in modo che ognuno possa contribuire e magari torneremo con un libro di centinaia di pagine“.
L’amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo il progetto, dando gli spazi di Casa Rossa e accogliendo la presentazione. “Noi tutti conosciamo Sandra Tomboloni, come tante persone che vivono a Pontassieve – ha detto l’assessore comunale alla cultura Alessandro Sarti – Lei, come artista, vive in questo paese e gli vuole bene. Credo che sia una grande opportunità per tutta la cittadinanza“.
Per Pontassieve è quindi una grande occasione per partecipare ad un evento collettivo, unico nel suo genere, anche attraverso il blog http://homeless2013.tumblr.com/– proprio a dimostrare il senso dell’inclusione – in cui è possibile contribuire con una idea, un concetto, un immagine.
Complimenti per l’iniziativa che mi sembra molto interessante e non vedo l’ora di ammirare la mostra. Grazie per lo spazio dato.
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