PONTASSIEVE – I consiglieri comunali di centrodestra della Valdisieve scrivono alla Provincia e ad ARPAT per chiedere alcuni chiarimenti in merito alla realizzazione dell’impianto che dovrà sorgere a Selvapiana (Comune di Rufina) sottolineando che la questione “non è un “Not In My Back Yard”, non nel mio cortile, ma una questione di non convenienza tecnica ed economica”.

Inceneritore di Selvapiana
Nelle due lettere – firmate da Sandra Bartolini (Pelago), Tiberio Corsinovi, Maria Cristina Paoli e Pierpaolo Gori (Londa), Antonio Polverini (Rufina), Roberto Renzi (Figline Valdarno), Elisa Tozzi (Reggello) e Cleto Zanetti (San Godenzo) – il centrodestra locale, oltre a ripercorrere l’approvazione del Piano Economico Finanziario per la realizzazione del termovalorizzatore “I Cipressi” sottolineando come siano levitati i costi, pone dei dubbi sull’utilità dell’opera visto che la raccolta differenziata in Valdarno e Valdisieve raggiunge il 60%.
“In particolare l’inceneritore sarà autorizzato come “impianto a terra”, quindi privo di funzioni di termovalorizzazione – sottolinea la nota dei consiglieri – Smaltirà solo rifiuto pretrattato proveniente da tutta la provincia e per il 10% dai Comuni della Valdisieve; quest’ultimi però non possono pretrattare perché non dispongono di idonei impianti. Servirebbero investimenti a sei zeri per realizzarli, quindi l’indifferenziato della Valdisieve non entrerà mai nell’impianto di Selvapiana. Il documento presenta anche anomalie tecniche sulla codificazione della tipologia di rifiuti”.
Tra le richieste esposte nelle due lettere si chiede se sia plausibile che il materiale non differenziato da urbano possa essere codificato con CER 20.03.01 (rifiuti urbani non differenziati) come avviene nella stragrande maggioranza dei comuni Italiani, e chiede delucidazioni sul rifiuto urbano indifferenziato e se tal quale potrà essere inserito all’interno dell’impianto di incenerimento o dovrà essere preventivamente trattato meccanicamente o conferito a terzi per le eventuali lavorazioni.
Queste osservazioni sono state poste ad ARPAT e al Primo Dipartimento Ambiente della provincia di Firenze chiedendo un loro parere sottolineando che è sopratutto una questione di non convenienza tecnica ed economica. “L’impianto non recupererà i costi di realizzazione perché difficilmente lavorerà a pieno regime, almeno che non arrivino centinai di autotreni con rifiuti da tutta Italia – continua la nota – Non ci sarà produzione di energia elettrica; i cittadini non trarranno benefici dall’opera ma subiranno l’alto impatto ambientale e visivo, aumento del traffico di mezzi pesanti sulla viabilità, indebitamento dei comuni, svalutazione economica delle aree agricole e degli immobili prossimi all’impianto, minore capacità di attrazione turistica e forse anche un peggioramento delle condizioni di salute”.
Un’opera che, secondo i consiglieri locali, riduce la qualità ambientale del territorio il quale si contraddistingue per la presenza del Parco delle Foreste Casentinesi, per la strada dei vini del Chianti Rufina, per il progetto internazionale delle Foreste Modello e per l’agricoltura ecologica. “In questo modo I Cipressi non può funzionare – conclude la nota – Occorre ripensare il tutto a cominciare dal piano rifiuti interprovinciale e regionale”.
Ora anche il centrodestra si mette contro l’inceneritore??? Ma da quando? Quando mai è successo! Eh, quando la campagna elettorale si avvicina si cambia il tiro…
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Caro Marco questo csx non farà mai la variante alla SS.67 come onere di compensazione, in più questo “nuovo inceneritore” non sarà fatto per la Valdisieve, se non in minima parte, ma bensi’ almeno per il 90% per i rifiuti che verranno da altre parti, infine (lasciando il discorso dell’ambiente a persone più informate di me…) i costi di funzionamento e di realizzazione saranno a carico della collettività con il pagamento delle bollette. quindi penso che questa presa di posizione sia doverosa. Saluti Antonio Polverini Consigliere Insieme per Rufina
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Se la vogliamo mettere sul politico la cosa è chiara da tempo:
la destra a quanto mi risulta, è sempre stata contraria alla localizzazione criminale dell’impianto ed ha sempre detto di voler almeno la variante in compensazione;
la sinistra sinistra (da rifondazione , PMLI, SEL) è sempre stata contraria ai termovalorizzatori come soluzione di gestione dei rifiuti oltre alla scelta infausta della localizzazione; in parte lo era anche l’IDV ed anche la Lega era contraria. .
M5S nasce di per sè contraria agli inceneritori.
Rimane quindi il PD (solo i loro consiglieri hanno approvato il piano dei rifiuti in provincia + un vendito dell’IDV) che in parte ha subito con indifferenza le scelte dall’alto senza batter ciglio (obbedisco) , in parte si è adoperato a convincere la gente con campagne pubblicitarie che bruciare è bene e che in parte è dir poco spaesato per tutta questa cialtroneria. La non realizzazione dell’impianto appare essere una delle poche cose per la valorizzazione del nostro territorio.
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Nello ha ragione, il no della destra è come al solito strumentale per raccattare qualche voto; affermare che il centro destra è contrario agli inceneritori è una menzogna colossale (basti guardare l’inaugurazione in pompa magna dell’impianto di Acerra). Tuttavia la posizione espressa in valdisieve per la prima volta non parla di inceneritore subalterno alla variante. Considerando che alle ultime amministrative il PD ha preso quasi 4 voti su ogni 10 aventi diritto (e non le percentuali di oltre il 60% sbandierate calcolate sui soli voti validi – altra menzogna), preferenze ridotte a 3 su 10 alle scorse politiche con un elettorato sempre in riduzione, mi viene da pensare con quanti voti effettivi la giunta PD sarà (se sarà dopo la vergogna di queste ultime settimane) rieletta alle elezioni amministrative del prossimo anno??? …Stavolta, “sfruttiamo” noi la posizione della destra locale per allargare il così vasto fronte unito contro l’incenerimento e verso rifiuti zero. Se il PD ridurrà com’è prevedibile ancora il proprio elettorato, da soli, con quale consenso potranno andare avanti con un progetto assurdo come questo? Poi starà a tutti noi insieme intensificare una netta opposizione.
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A chi ci attacca di fare un attacco “strumentale” vi invitiamo in ogni comune a partecipare ai consigli comunali, a vedere come i consiglieri di cdx si battono per la migliore gestione dei ns comuni e dei ns cittadini contro maggioranze PD bulgare che fanno e disfanno a proprio piacere senza rendere conto alla collettività.
Saluti Antonio
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Ci siamo anche troppo ai consigli comunali rispetto allo spettacolo che offrono… poi le percentuali “bulgare” sono solo all’interno delle istituzioni grazie a questa forma di delega elettorale; la realtà è invece ben altra cosa. Comunque sia se si accetta la rappresentanza così com’è come forma assoluta di democrazia non vedo di cosa ci si possa lamentare. Per me questa è solo una falsa democrazia, basata sulla delega in bianco del voto; in molti continuano a votare il meno peggio o saltano da una parte all’altra senza rendersi conto di dove tali atteggiamenti ci hanno portato… Tornando sull’argomento, l’importante è unirsi quanto più possibile su questo tema d’interesse trasversale, non dimenticando che la lotta è della popolazione e l’auspicabile successo della lotta sarà a beneficio di tutta la popolazione stessa. Poi ci sarà tempo per discutere delle tante cose che dividono…
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A dire il vero Enrico, non volevo dire che era un no strumentale; credo effettivamente che la destra non sia contraria in toto agli inceneritori, ma non dubito che sul caso Selvapiana ritengano che sia una aberrazzione farne uno in quel punto. Perchè metterebbe in crisi un comparto economico di rilievo come quello enologico , affosserebbe il marketing e l’immagine del nostro territorio, perchè l’impianto è una rimessa economica e poi anche perchè è una idea PD, Senza stare a specificare le altre motivazioni, solo queste sono 3 argomentazioni dovrebbero essere di netta opposizione ai principi della destra.
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