PONTASSIEVE – Le attività commerciali, turistiche e servizi della Val di Sieve sono preoccupate degli aumenti della Tares poiché “rappresenta un colpo non sostenibile per molte imprese”. A renderlo noto la Confesercenti Valdisieve che nelle scorse ore ha denunciato i propri timori a Leonardo Pasquini e Paolo Fini, rispettivamente l’assessore all’ambiente e alle attività commerciali del Comune di Pontassieve.
L’intento dell’incontro – come riporta una nota di Confesercenti Firenze – è stato quello di sollecitare un intervento per limitare gli effetti negativi della nuova tassa sui rifiuti applicata alle piccole e medie imprese del territorio. La richiesta avanzata all’amministrazione è stata quella di ridurre la portata degli aumenti che, in casi come ortofrutta e pubblici esercizi, rischiano di danneggiare le aziende.
Uno dei problemi – secondo il Coordinatore Confesercenti Valdisieve, Flavio Ceseri – è che per le utenze produttive non si lega più il costo alla reale produzione del rifiuto. “Questo lo riteniamo molto grave – dice Ceseri nella nota – Chiediamo di intervenire sulle attività, magari trovando nuove modalità di conferimento che possano ridurre i costi”.
Gli amministratori hanno ascoltato le richieste e la speranza è quella di discutere nuovamente delle soluzioni possibili. “Abbiamo registrato la disponibilità degli amministratori del Comune di Pontassieve – afferma Francesco Chini, Responsabile Sindacale di Confesercenti Valdisieve – e confidiamo a breve di incontrarsi nuovamente per verificare la fattibilità delle nostre richieste”.
Ma anche le strutture ricettive sono preoccupate. “Sono tassate sulla superficie al di là della presenza o meno di ospiti – continua Chini – crediamo sia necessario prendere in esame un intervento correttivo che consideri l’effettivo numero degli occupanti delle camere. Sappiamo che non sarà facile ma chiediamo fortemente una riflessione in merito”.
Ma non in tutti i Comuni della Val di Sieve si registrano queste problematiche. Almeno questo dice Flavio Ceseri che nella nota ha precisato che “In Valdisieve registriamo favorevolmente le decisioni del Comune di Rufina che ha prestato molta attenzione alle attività commerciali e che si è impegnato anche a definire una sorta di sgravio per una categoria come gli ortofrutta, pesantemente colpita dalla nuova tassa introdotta dal Governo Monti”.
Al Comune quindi l’invito alla riflessione e a verificare la fattibilità sul piano tecnico ed economico delle proposte avanzate che possano, in qualche modo, alleggerire il peso di una tassa che presto diventerà la non ben definita ‘service tax’.
Penso che alcuni margini per venire incontro ai ns negozianti ci possono ancora essere altrimenti nei ns comuni rimarranno solo le coop con un deserto intorno. I negozi sono l’anima e il primo livello di controllo del ns territorio. Per quanto riguarda Rufina dopo il “disguido” sulle modalità di conteggio dell’acconto Tares il venire incontro ad alcune richieste dei commercianti è stato una buona prova di dialogo allo scopo di evitare alcune serrate
Antonio
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