Sicurezza alla scuola di Rufina. L’assessore replica: “Creata confusione e procurato allarme”

RUFINA – Il Comune di Rufina ha deciso di replicare e puntualizzare alle critiche mosse da alcuni insegnanti, genitori e movimenti politici che hanno messo in discussione, dopo alcuni episodi accaduti nelle scorse settimane, la sicurezza della scuola media L.Da Vinci presente nel capoluogo.

Dopo la caduta di un pezzo di controsoffitto durante la notte e di una grossa finestra durante la ricreazione (Come confermò a questo giornale il Dirigente Scolastico), genitori e insegnanti avevano segnalato la questione a Sieve Notizie e successivamente hanno scatenato una reazione dell’Udc locale che, con una nota, ha attaccato duramente l’amministrazione rufinese.

Secca la replica di Vito Maida, assessore ai lavori pubblici del Comune di Rufina che, “meravigliato dall’apprendere alcune notizie non vere” chiede di moderare le parole e non far circolare inutili allarmismi sulla questione.

Leggo sui giornali che qualcuno afferma che la scuola L. Da Vinci non è un luogo sicuro (facendo riferimento alla lettera anonima dei genitori e al comunicato dell’Udc pubblicati su questa testata, ndr) – ci dice Maida – Penso che si deve stare attenti a quello che si dice, perché le parole sono importanti e quando si parla della sicurezza dei ragazzi non credo si possa scherzare”.

L’amministrazione ribadisce che già da molti anni sta lavorando per la completa messa a norma di tutte le Scuole presenti sul territorio, compresa la Scuola Secondaria L. Da Vinci, in accordo con La Dirigenza Scolastica di Rufina, L’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Toscana e sotto la supervisione del Genio Civile di Firenze, attingendo a varie fonti di finanziamento Europee, statali, Regionali e ovviamente Comunali, con un ingente impegno di spesa.

La scuola è stata infatti oggetto di una ristrutturazione parziale conclusasi due anni fa.Diverse parti sono, e sono stati, oggetto di una serie di ristrutturazioni e/o demolizioni e ricostruzioni che mirano al raggiungimento dell’adeguamento alla normativa sismica dell’intero complesso – precisano dagli uffici comunali – Il complesso scolastico ospitante la Scuola Media di Rufina si articola su più edifici adiacenti tra loro realizzati in ampliamento in fasi successive”.

Dagli uffici puntualizzano che tutto l’edificio, tranne il corpo centrale, è stato adeguato da un punto di vista sismico, mostrandoci un elenco degli interventi fatti tra cui quelli alla struttura anteriore sinistra (demolizione e realizzazione di un nuovo edificio a due piani che ora ospitano il refettorio con relativo spazio sporzionamento e spogliatoio per addetti e due aule oltre che uffici) e agli spogliatoi palestra (Corpo originale demolito e realizzazione di un nuovo edificio che contiene due gruppi spogliatoi per la palestra adeguati alla normativa CONI.

La parte anteriore sulla destra – precisano – è oggetto di intervento di completamento attualmente in fase di gara di appalto e di realizzazione di tribuna.

Relativamente agli episodi segnalati e denunciati da insegnanti, genitori e Udc, l’amministrazione tiene a precisare che non vi e’ stato nessun controsoffitto caduto, mentre invece si tratta di un pannello di cartongesso staccato preventivamente dagli operatori comunali e che l’intervento di eliminazione della piccola infiltrazione dell’acqua dal tetto è stato eseguito immediatamente”.

Per ciò che riguarda la finestra caduta l’amministrazione precisa che “dopo aver eseguito la verifica su tutti gli infissi presenti nella scuola sono stati invitati i docenti e tutto il personale scolastico a vigilare affinché l’utilizzo di tutte le strutture, i manufatti e gli impianti venga fatto nel normale senso del loro funzionamento ed affinché non si verifichino altri atti vandalici”.

Le due precisazioni smentiscono quanto rivelatoci dal Dirigente Scolastico poco dopo l’accaduto, quando – durante un nostro sopralluogo -, ci confermò che un pezzo di controsoffitto in cartongesso era caduto nella notte ed è stato trovato a terra la mattina, mentre per la finestra parlò di una rottura dopo una semplice apertura e non per un atto vandalico (Dichiarazione e notizia mai smentita ufficialmente dal Comune se non oggi).

L’assessore però non ha dubbi e ribadisce che non si può lasciare la questione alle interpretazioni o al sentito dire, ma che conta quanto detto da chi si occupa di sicurezza. “In tema di sicurezza la parola detta deve essere quella dei vari tecnici e responsabili della sicurezza incaricati sia dalla Scuola che dal Comune e non quella della prima persona che passa che non conosce nulla del percorso che abbiamo fatto fino ad oggi, di quello che stiamo facendo e di quello che faremo – sottolinea Maida – Altrimenti il rischio è che si crei confusione fra i ragazzi ed il corpo docente o peggio che si configurino reati come quello del procurato allarme”.

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13 pensieri su “Sicurezza alla scuola di Rufina. L’assessore replica: “Creata confusione e procurato allarme”

  1. Aldo ha detto:

    ** Attenzione Attenzione ** signori e signore … ecco a voi il tipico caso di arrampicamento sugli specchi con triplo salto mortale carpiato con avvitamento … grazie Assessore adesso ci sentiamo tutti più tranquilli!! 🙂 🙂 comunque … chapeaux

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  2. antonella ha detto:

    Siamo veramente ai limiti del delirio!! L’assessore con una smentita fantascientifica pretende di annullare per magia la testimonianza diretta e oculare di centinaia di persone fra docenti e ragazzi, le dichiarazioni di un dirigente testimone diretto dei fatti e persino il reportage di un gruppo di cronisti di diverse testate giornalistiche…..questi sono “i primi che passano”? Queste sono le “chiacchiere” di persone incompetenti? Queste in realtà sono invece le UNICHE persone qualificate a testimoniare, in quanto (al contrario dell’onnisciente assessore) nella scuola ci vivono tutti i giorni, sono quelli che passano quotidianamente sotto i pannelli pericolanti inzuppati d’acqua finchè una mattina ne trovano uno caduto per terra, quelli che schivano le finestre che cadono da sole (non per opera di fantomatici vandali), quelli a cui rimangono in mano le maniglie di porte e finestre, quelli che scavalcano le pozze di pioggia sui pavimenti delle aule, quelli che si fanno largo a stento fra i banchi di aule sovraffollate e aprono a spintoni porte incastrate…..tutti bugiardi, vandali e allarmisti assessore? O forse è lei che sta stravolgendo la realtà per salvare la faccia?

    Perché i validissimi tecnici di cui parla hanno permesso che tutto ciò accadesse a soli due anni da una ristrutturazione a regola d’arte? O forse sono quei vandali di ragazzi che stanno demolendo quel gioiello di scuola sotto lo sguardo distratto e compiacente dei loro insegnanti per il gusto, un giorno chissà, di poter rimanere schiacciati sotto una finestra attaccata a dei cardini di pasta frolla? Eppure ci deve pur essere un limite al cattivo gusto e alla malafede! …. Non so se provo più rabbia o pena……

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  3. francesco ha detto:

    Caro assessore lei spudoratamente e anche un po’ pateticamente, pur di non assumersi mai le proprie responsabilità, sta infamando un’intera comunità composta a suo dire da “bugiardi”, “vandali”, “incompetenti” …….sarà ma a me sembra (citando le sue minacce) che si stia configurando un reato come quello di DIFFAMAZIONE!

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  4. Emanuele ha detto:

    Allora…. Fino a qualche giorno fa mi sono impegnato a dire la mia su quanto accaduto, ma a questo punto a fronte di quanto scritto da questo grande assessore penso che tutta la mia vena critica si sia definitivamente esaurita.
    Non pensavo si arrivasse a tanto, siamo veramente il paese delle banane, dello scarica barile e della poca serietà. Erano i tempi dei grandi Mascetti, Perozzi, Melandri, Sassaroli e Necchi che non riassaporavo una ‘supercazzola’ di questo genere.
    Grazie di questa chicca!!!

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  5. Angela ha detto:

    «Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo».  dice di sé Adriano, questo personaggio raffinatamente calato nella sua epoca, eppure così vicino al tormento di ogni uomo, di ogni tempo, nell’accanita ricerca di un accordo tra felicità e logica, tra intelligenza e fato. Perché, come ha scritto la Yourcenar, «non siamo i soli a guardare in faccia un avvenire inesorabile».
    Tutto questo per dire che 45 anni fa, quando in terza elementare sciamai  con tanti amici, nella nuova spaziosa scuola elementare, mi sentii improvvisamente avvolta da una grande bellezza: pareti rosa, porte gialle, biblioteche di classe fuxia, banchi, armadi, tutto nuovo. Allora sembrava, con il senno di poi,  di entrare al MOMA: e come sindaci e assessori c’erano persone molto semplici, di poca istruzione: però, per una inesorabile forza del destino, si sono sentiti  responsabili della bellezza del mondo, o almeno coscienti che fosse loro dovere  pensarlo, per noi che eravamo piccoli, migliore di quello che avevano vissuto loro.

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  6. tina ha detto:

    Per rimanere nell’ambito cinematografico evocato da Emanuele (visto il tono irreale di tutta la vicenda) potremmo benissimo trovarci sul set di “BALLE SPAZIALI”!!!! Complimenti assessore, un’interpretazione da oscar! Il red carpet a lei le fa un baffo!

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  7. Maurizio ha detto:

    Ho letto con attenzione quanto è stato scritto in questi ultimi giorni in merito a questa vicenda e a differenza di altre volte, mi sono astenuto da esprimere commenti e valutazioni in merito.
    Dopo aver letto però, quanto riportato da Maida, non posso esimermi dal dire la mia.
    In tutta questa storia l’unico vero ‘ATTO VANDALICO’ che riesco a vedere, è quanto riferito dall’assessore.
    ‘Atto vandalico’ che mira a stravolgere ogni verità dei fatti, offendendo l’intelligenza di noi cittadini ritenendoci poveri ebeti pronti a bersi tutto, veramente tutto.
    La bassezza di queste nostre istituzioni dimostra il livello che è stato raggiunto in questi ultimi decenni.
    Questi personaggi utilizzano il potere, facendo propria la verità dei fatti con l’arroganza e la presunzione e quando tutto ciò non basta, si ricorre alla minaccia.
    Il voler mistificare la realtà è un atto arrogante che purtroppo i nostri governanti adottano con molta leggerezza ogni qualvolta vengono messi all’ANGOLO.
    Senza dubbio la mistificazione, è da considerarsi come un surrogato appartenente alla “famiglia” degli inganni, che ormai non siamo più disposti a sopportare; questa appare come una delle forme predilette da chi detiene il potere.
    Essa, consente infatti di occultare i propri errori e le proprie intenzioni al fine di offrire un’ immagine “politicamente corretta” di sé.

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  8. laura ha detto:

    Ma non si tratta di atto vandalico! Io sono un’insegnante della scuola ed ero presente al momento dell’accaduto.La finestra e’ caduta in un momento di assoluta tranquillita’ ed addirittura ccon il mio consenso !

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  9. tina ha detto:

    Attenta Laura, come dice Maida, con la sicurezza non si scherza! Confessa che i tuoi alunni si erano aggrappati alla finestra e si dondolavano avanti e indietro al fine di scardinarla e tirarsela addosso…..peccato non gli sia riuscito di rimanerci sotto così avrebbero fatto un po’ di vacanza in ospedale!

    Anche voi docenti siete un po’ ottusi: non avete ancora capito ,dai cartelli attaccati sui vetri da anni ,che in quella scuola le finestre sono puramente decorative e non si possono usare? L’assessore per colpa vostra ora è stato costretto a farle inchiodare altrimenti voi insistevate a volerle aprire!

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  10. laura ha detto:

    No ,mi dispiace ma non é proprio cosi’ .Era una situazione di assoluta tranquillita’.Noi insegnanti eravamo con i ragazzi e stavamo attenti.a quello che stava accadendo. Comunque io non sto accusando nessuno, sto semplicemente dicendo cosa é successo!

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  11. Laura ha detto:

    No non si tratta di atto vandalico e noi docenti eravamo attenti. 
    Comeque io non sto accusando  nessuno , sto semplicemente dicendo quello che é successo!

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  12. antonella ha detto:

    Cari amici ma davvero voi pensate ancora e vi illudete che basti che un fatto sia accaduto affinché sia vero?

    Dalla nanoparticella rappresentata dall’assessore di paese fino alle alte sfere della politica ci hanno invece dimostrato il contrario: basta negare, negare sempre anche l’evidenza e voilà il gioco è fatto: la menzogna diventa realtà, l’onesto da vittima diventa il bugiardo diffamatore e il responsabile diventa il diffamato offeso…… così va il mondo gente con buona pace della giustizia e della verità!

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