PONTASSIEVE – Saranno Monica Marini e Samuele Fabbrini i due candidati del Partito Democratico che correranno alle primarie a candidato Sindaco di Pontassieve. A ufficializzarlo l’assemblea del PD locale che – allargata la partecipazione ai direttivi dei circoli – ieri sera si è riunita nella sede di Via Montanelli.
Il segretario comunale, Stefano Gamberi, ha ufficializzato che sia Samuele Fabbrini – 34enne consigliere comunale – che Monica Marini – 40enne assessore alle politiche socio sanitarie – saranno sicuramente candidati alle primarie e che raccoglieranno le firme in base al regolamento del Partito Democratico.
Primarie che però potrebbero essere di coalizione, scelta questa che sarà quasi certamente percorsa dopo gli incontri e i colloqui avuti con il Psi, Progetto Toscana, Scelta Civica e Sel.
Quest’ultimo ieri sera si è espresso ufficialmente a favore delle primarie di coalizione dopo una serie di confronti che, non solo potrebbero portare ad un documento e linee guida condivise, da concordare su argomenti e punti principali, ma anche ad un terzo candidato.
Sel infatti crede fermamente nell’esigenza di trovare una persona che rappresenti la loro idea di Pontassieve e potrebbe indicare un nome da far correre nelle primarie insieme a Fabbrini e Marini. Così nelle prossime ore o giorni potrebbero farsi avanti Maurizio Poggi, delegato ARCI di Firenze in Valdisieve, e Carlo Boni, giovane segretario di Sel in Val di Sieve.
Per ciò che riguarda i candidati del PD, se le primarie saranno di coalizione i candidati dovranno presentare la propria candidatura appoggiata dal 20% degli iscritti o dal 35% dell’assemblea. Se dopo i colloqui e i confronti con le altre forze politiche il PD sceglierà invece le primarie di partito, ai candidati serviranno solo le firme del 3% degli iscritti o l’appoggio del 10% dell’assemblea. Le candidature potranno essere presentate tra il 27 e il 31 gennaio.
Anche se non sono state formalizzate le candidature dei due esponenti del PD, queste sono certe, come sarà certo che dalla serata del 31 gennaio prenderà ufficialmente il via la corsa a candidato Sindaco che si concluderà con il voto del 9 marzo.
Le due candidature e una terza forse in arrivo certificano le difficoltà riscontrate sulla ricerca del candidato unitario. “Abbiamo lavorato molto per trovare un candidato unico cercando una persona che avesse un ampio consenso – ci rivela Gamberi – Ma non è stata trovata non perché si cercava qualcuno che potesse unire le aree o anime presenti, ma perché abbiamo cercato un consenso unitario sulla persona e non sulla sua provenienza“.
L’assenza di un candidato unico – che secondo quanto detto ieri sera dall’attuale Sindaco di Pontassieve, Marco Mairaghi, poteva essere Alessio Mugnai, Tiziano Lepri o Giancarlo Bracaglia – e l’emersione di tanti nomi in corsa, secondo Gamberi non saranno un problema, ma anzi, dimostrano la forza del PD.
“Il fatto che siano emersi tanti nomi è un segno positivo – dice Gamberi – perché significa che per ricoprire la figura di Sindaco avevamo un’ampia scelta di persone che hanno le caratteristiche per farlo, a dimostrazione che il PD ha lavorato bene nella costruzione dei gruppi dirigenti”.
Da quanto è emerso dall’assemblea il clima era disteso, positivo e costruttivo. “Ognuno ha detto quello che pensava, nel rispetto di sensibilità – conferma Gamberi – Sono molto soddisfatto del percorso che abbiamo fatto, ho visto persone molte motivate, ognuno con le sue idee per proseguire il buon governo di Pontassieve adeguando i programmi ai tempi di oggi condizionati dalla crisi e dai problemi attuali“.
Con due candidati già ufficializzati – nella prospettiva di vederli in corsa per diventare candidati di un’ampia coalizione di centrosinistra -, pronti ad iniziare già da oggi la propria campagna elettorale, l’auspicio di Gamberi è che al centro del dibatto ci sia unicamente i problemi, il futuro e la gestione della città.
“L’auspicio è che i candidati alle primarie, al di là di diffondere le linee guida, parlino profondamente di Pontassieve, della Val di Sieve, dell’Area metropolitana – conclude Gamberi – Spero che siano vicini ai cittadini, che vadano tra i cittadini e prendano impegni che si possono rispettare per dimostrare che il PD guarda alla concretezza del futuro”.
Primarie di coalizione a Pontassieve spero proprio di no. Tutti i partitini citati nell’articolo verrebbero inevitabilmente fagocitati dal pd, prima illusi e corteggiati per accaparrarsi i loro voti, poi, all’indomani delle elezioni, derisi, screditati, osteggiati, allontanati ed esclusi per far posto alle sole idee del pd, in un regime di governo monopolistico come abbiamo già visto negli ultimi 5 anni di gestione mairaghi. Ma questi partitini hanno già dimenticato quella lezione di democrazia data dal pd? Se si coalizzeranno col pd prenderò in seria considerazione il m5s, almeno a pontassieve. Tanti auguri ai due candidati del pd e spero che nessuno preferisca la marini perché donna, ma soltanto perché è una persona in gamba. Ha un unico difetto: è del pd!
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…e come può un partito di destra fare primarie di coalizione con altri partiti ai quali è rimasta addosso ancora un pò di polvere di sinistra?!?… ma non vedete cosa accade anche a livello nazionale? Consegnare ancora una volta la Valdisieve al PD significa farla divenire di fatto, per la prima volta nella storia del dopoguerra, una zona a dir poco democristiana!… comunque complimenti per l’accordo con Berlusconi tanto per togliere anche quel residuo di democrazia che è insito nell’elettoralismo che porta il nome di “proporzionale”. Hanno legittimato di nuovo il delirio di un pregiudicato che ha sognato per vent’anni di affacciarsi a Palazzo Venezia come fece lui… Cambiamo la Costituzione per dimenticare anche la Resistenza ed il gioco è fatto. Vergogna, vergogna, vergogna.
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