Primarie a Pontassieve. Fabbrini scrive lettera aperta, Marini incontra commercianti del Borgo

PONTASSIEVE – A poche ore dall’ufficializzazione dei due candidati a Sindaco alle primarie PD di Pontassieve, Monica Marini e Samuele Fabbrini si sono già messi in movimento per iniziare la propria campagna elettorale.

Se Monica Marini sabato mattina ha deciso, insieme ad una trentina di donne e ragazze, di passeggiare per il borgo del capoluogo e incontrare i commercianti, Fabbrini nel primo pomeriggio ha invece pubblicato una lunga lettera aperta rivolta ai cittadini in cui spiega i motivi della sua candidatura.

La passeggiata in Borgo di Monica Marini. La candidata ha deciso di iniziare a sorpresa la campagna elettorale con una passeggiata nel centro storico del capoluogo. Partendo dal Palazzo Comunale per finire al Ponte Mediceo ha incontrato passanti e commercianti.

Ho voluto iniziare in mezzo alla gente, con una passeggiata nel nostro borgo storico perché rappresenta il cuore di Pontassieve, racconta la nostra storia, è importante per il nostro futuro – dice nella nota Marini – e credo sia necessario un nuovo progetto per valorizzarlo che possiamo costruire solo condividendo problemi, obiettivi e soluzioni”.

Marini è stata accompagnata da una trentina di donne, di tutte le età, che hanno deciso di affiancarla in questo inizio di campagna elettorale, perché secondo lei si deve ripartire dalle donne, “il motore silenzioso della società e della comunità”, consapevole che la sua potrà essere l’elezione del primo sindaco donna di Pontassieve.

Marini, come riporta la nota, forte di una esperienza decennale come assessore ai servizi sociali del Comune di Pontassieve, non nasconde quanto nel settore di competenza sia stato difficile ma fondamentale l’ascolto, la comprensione dei bisogni e la ricerca delle soluzioni. “L’esperienza fatta in questi anni mi ha consentito di occuparmi e dare delle risposte importanti a delle persone più deboli comprendendone i bisogni. Questo dialogo e questa comprensione vorrei trasformarli come pratica quotidiana dell’amministrare e vivere la comunità, anche quando non porta consenso e apprezzamento”.

Vorrei disegnare il futuro della città. Voglio farlo portando la mia sensibilità di donna nel risolvere i problemi, con la capacità di ascoltare, avere il coraggio di scegliere, ma anche di cambiare quando si capisce di avere sbagliato – conclude la nota – Per questo, facendo tesoro di una esperienza che mi ha fatto comprendere difficoltà e possibilità, c’è bisogno di un passo diverso, un passo in più”.

La lettera aperta di Fabbrini. L’altro candidato – consigliere comunale da cinque anni – ha deciso invece di partire scrivendo una lunga e appassionata lettera aperta che ha come filo conduttore la voglia di “voltare pagina” con il passato.

Pontassieve si merita qualcosa di più che essere soltanto ‘gestita’, non ha più voglia di andare avanti senza prospettive – scrive Fabbrini – Voltare pagina innanzitutto nell’assetto politico e amministrativo: un nuovo Sindaco, una nuova Giunta e un nuovo Consiglio, perché non si scrive la storia di domani con chi l’ha scritta fino a ieri”.

Fabbrini nella lettera scrive che “Pontassieve vuole tornare a sentirsi una città”, coinvolgendo le persone per trovare soluzioni cambiando metodi e scelte. “Se fino a qualche tempo fa era sufficiente mettere una X sulla scheda elettorale e pagare le tasse per avere i servizi fondamentali, oggi non è più così – scrive Fabbrini – Il meccanismo di delegare tutto alla politica, ha portato a un disinteresse diffuso da parte dei singoli per la dimensione della città, svuotandola del suo significato più profondo di “luogo del noi”.

Fabbrini identifica Pontassieve come città delle persone e delle opportunità, parlando di sogni e bisogni. “Non siamo solo dei numeri: siamo prima di tutto una comunità – scrive – Siamo storie dolci e storie tristi, siamo angosce, sogni, fatiche, speranze. Una Pontassieve che si prende cura dei propri cittadini tiene più ai volti che alle statistiche. Per questo noi vogliamo che ogni scelta sia confrontata sui bisogni di ciascuno, sia dettata dalle persone più che dai bilanci”.

Una lunga riflessione che si conclude con la sua candidatura. Mi impegno in prima persona per tutto ciò: con umiltà e concretezza, con spirito di squadra, con la sete di ascolto dell’altro, con il mio essere innanzitutto e sopra a tutto una persona veritiera e meritevole di fiducia – conclude – mi faccio promotore di questo cambiamento”.

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Un pensiero su “Primarie a Pontassieve. Fabbrini scrive lettera aperta, Marini incontra commercianti del Borgo

  1. Fusini Roberto ha detto:

    mi piace molto Monica Marini perche ha molta esperienza come assessore e poi sa ascoltare parlare con la gente e di questi tempi non è poco Forza Monica Marini

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