PONTASSIEVE – Cinema Accademia affollato per il faccia a faccia che si è svolto ieri sera tra Monica Marini e Samuele Fabbrini, sfidanti alle primarie per la scelta del candidato Sindaco di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Pontassieve.
Un’ora e mezzo di confronto serrato, intervallato dalle domande del giornalista, che si è concluso con i due appelli finali al voto. Un confronto rigido e non approfondito – obbligato dal tipico format delle domande generiche e risposte brevi – che però ha dato l’occasione di vedere i due candidati insieme dopo settimane di incontri fatti sul territorio mettendo a confronto posizioni e idee su specifiche tematiche.
Marini e Fabbrini hanno risposto alle questioni che riguardano rifiuti, urbanistica e mobilità, frazioni, scuola e cultura, servizi sociali e sanità, assetti istituzionali, lavoro e imprese e sport. Su molti obiettivi i due candidati sembrano convergere, anche se si sono differenziati sulle modalità da attuare per raggiungerli.
SI RIPORTA UNA BREVE SINTESI, OVVIAMENTE PARZIALE, DEGLI INTERVENTI DEI DUE CANDIDATI SU OGNI TEMATICA AFFRONTATA (Escluso il lungo appello finale, difficilmente sintetizzabile):
Questione dei rifiuti, giudizio su Aer e termovalorizzatore di Selvapiana
MARINI: “Ci sono le condizioni per non fare l’impianto di Selvapiana. Obiettivo rifiuti zero attraverso la modalità di raccolta e-gate, con cui nei prossimi tre anni arriveremo all’85% di raccolta differenziata. Un sistema che consente di spendere il 40% in meno rispetto al porta a porta e realizzare la tariffa puntuale per premiare chi fa la raccolta differenziata. Su Aer dobbiamo andare verso la società unica”.
FABBRINI: “Sul termovalorizzatore non si può cambiare idea via via che passa il tempo; la cosa importante è che non venga realizzato e sono contento che la politica si stia muovendo tutta insieme in questa direzione. Su Aer, per quanto ci costa non posso non essere soddisfatto del servizio, ma probabilmente c’è qualcosa da rivedere. Attraverso la strategia rifiuto zero incrementeremo la percentuale della raccolta differenziata ma anche la qualità del rifiuto”.
MARINI (Replica): “Un amministratore ha il dovere di cambiare idea quando le situazioni cambiano, si evolvono e ci sono le condizioni per andare in altre direzioni. Reputo un difetto invece incaponirsi in una direzione anche quando ci accorgiamo che questa è sbagliata e non condivisa dai cittadini”.
La Pontassieve del futuro: Urbanistica e mobilità
FABBRINI: “La Pontassieve del futuro è quella dove non si costruiscono più case, a volumi zero, dove vengono incentivate le ristrutturazioni. Il nuovo lo concentriamo nelle aree da recuperare. Più piste ciclabili anche a scapito del parcheggio. Sulla mobilità il Sindaco deve far sentire la voce a Trenitalia non per chiedere la metropolitana di superficie, ma una maggiore qualità di servizio e un collegamento notturno per unire Pontassieve a Firenze”.
MARINI: “Ci deve essere la priorità verso il recupero rispetto alle nuove edificazioni. Sulle aree dismesse si può dare una risposta all’emergenza abitativa senza creare residenze di tipo speculativo, dando una occasione sopratutto alle coppie giovani. Sulla mobilità dobbiamo assicurarci con Ferrovie una vera metropolitana di superficie anche nell’ottica dell’area metropolitana. I Sindaci devono fare pressioni sul governo per la realizzare il doppio ponte di Vallina”.
FABBRINI (Replica): “Ho un dubbio sull’area ferroviaria e sull’housing sociale. Invece di costruire altre case dobbiamo puntare su quelle vuote, sfitte, potenziando il contributo affitti in modo da far ripartire il mercato senza portare altri appartamenti con il rischio di ghettizzare Pontassieve”.
Frazioni: come valorizzarle
MARINI: “Mi prendo l’impegno di mettere in atto una presenza forte sul territorio votata alla partecipazione e l’ascolto, strumento per prendere insieme le decisioni e stabilire le priorità. Dobbiamo rispondere anche nelle piccole cose, con la realizzazione dei punti informativi decentrati e prestare attenzione alla sicurezza stradale e alla viabilità, uno degli elementi maggiormente rilevati come criticità”.
FABBRINI: “Il Sindaco, giunta e consiglieri devono essere presenti nelle frazioni per coinvolgere le persone. Il nostro stile è quello di fare squadra per risolvere insieme i problemi. È la politica poi che decide. Il Sindaco deve ascoltare i consiglieri e stimolare il consiglio comunale. Bisogna sfruttare le telecomunicazioni e più segnale nelle frazioni e spostare su internet alcuni servizi. Sulla viabilità gli asfalti vanno programmati”.
Scuola e cultura: strutture e progettualità
FABBRINI: “Sulla scuola mi fido del lavoro che viene fatto. Le scuole peccano di manutenzione ordinaria e il Comune deve programmare gli interventi. Il Sindaco deve essere presente nelle scuole, andare a giro per le classi, inaugurare l’anno scolastico e portare l’amministrazione vicino agli studenti. Sulla cultura dobbiamo rivedere gli spazi e dare la possibilità anche alle altre arti non figurative di potersi esprimere. La politica deve mettere il palco, deve dare la possibilità, chiedendo di riempire questi palchi”.
MARINI: “Proseguire la collaborazione stretta tra scuola e Istituzioni, perché nella sua autonomia, oltre all’attenzione sugli edifici scolastici, ha avuto bisogno del supporto per poter aumentare e garantire progetti che migliorano la qualità dell’offerta formativa. Sulla cultura c’è bisogno di dare spazio ai giovani mettendo a disposizione quelli pubblici. Un centro di aggregazione giovanile e una ludoteca. Ma anche sul teatro nel Cinema Italia, una proprietà privata, dò la mia disponibilità per restituire questo spazio a Pontassieve”.
Servizi sociali e sanità. Meno risorse e maggiori bisogni: il ruolo del volontariato
MARINI: “Mi piacerebbe da Sindaco mantenere la delega alle politiche sociali, mettendo al centro le persone in difficoltà, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Sulla sanità, un tema che non riguarda direttamente i Comuni, si deve porre attenzione e farsi portatori della voce dei cittadini davanti a tagli e riduzioni dei servizi. C’è l’opportunità della Casa della Salute all’interno dell’area ferroviaria. Dobbiamo avere attenzione affinché i servizi territoriali siano garantiti, efficienti e in quantità idonee per un territorio che non ha un Ospedale”.
FABBRINI: “Sono stati tolti molti servizi dalla Valdisieve prima che la Casa della Salute fosse pronta. L’amministrazione deve battere i pugni sul tavolo e fare la voce grossa con l’Asl 10, con una sinergia con le altre amministrazioni del territorio. Sul sociale è necessario investire sulle emergenze, cercando di aumentare i servizi e le risorse. Ma il tempo in cui l’amministrazione risponde a tutto è finito, l’assistenzialismo da parte dell’amministrazione non è più possibile quindi va creata una rete sociale con le associazioni”.
Nuovi assetti istituzionali a livello locale
FABBRINI: “Prima di parlare di fusione di comuni si deve pensare alla fusione dei servizi. Il percorso che ho in mente è quello di far si che ogni pontassievese si senta cittadino di pontassieve da Monteloro a Colognole. Se io riesco a raggiungere questo obiettivo posso affrontare la sfida del Comune unico. Sappiamo dell’abolizione delle Province ma non sappiamo cosa sarà delegato ai Comuni e cosa alla Regione ma la macchina comunale deve essere revisionata, efficentarla”.
MARINI: “Credo che sia necessario orientarsi verso il percorso di fusione vista la necessità di maggiore efficienza e risparmio. Dobbiamo stare nella città metropolitana e avere una capacità, ruolo e maggior peso nei confronti di Firenze. L’opportunità del Comune unico va colta iniziando un percorso di confronto con gli altri comuni. C’è bisogno di una maggiore efficienza e trasparenza per colmare la distanza”.
Lavoro, attività produttive
MARINI: “Anche un Sindaco, che non ha il potere di creare posti di lavoro, deve attivare strumenti che possano agevolare l’impresa, il commercio, il turismo, l’agricoltura, studiando formule di incentivi e semplificazione burocratica. Il Suap dovrebbe tornare in Comune oltre ad essere potenziato. Credo che una opportunità sia anche nell’area ferroviaria, ospitando aziende che vanno verso l’I-tech, nuove tecnologie creando un legame anche con l’Istituto Balducci per regalare una prospettiva ai giovani che studiano in quel luogo. Ma anche aprire uno sportello per reperire finanziamenti europei e regionali”.
FABBRINI: “L’atteggiamento non deve essere quello del tornare prima della crisi. Dobbiamo sfruttare tutte le potenzialità del territorio, sfruttare la vicinanza con Firenze e rilanciando il territorio preservandolo. Pontassieve deve essere incubatore di impresa per chi vuole aprire una azienda agricola con giovani che vogliono andare nelle campagne. Il Comune non può fare molto ma può abbattere la tassa sui rifiuti alle imprese, poca cosa ma diamo un segnale di fiducia, mettiamo una rotonda tra Molino e Sieci. Piccole cose che ci rendono più appetibili”
Sport, associazionismo: dotazione strutturale e indirizzi
FABBRINI: “Purtroppo la dotazione del Comune è insufficiente e il Comune si è sforzato su questo. Non c’è stato un posto in cui non mi hanno riportato il problema, ma anche la soluzione, in alcuni casi hanno proposto già le risorse, come il campo da tennis al Curiel o la palestra della Boxe. Se noi diamo fiato a queste iniziative personali noi diamo un servizio”.
MARINI: “Portare avanti il progetto della Cittadella dello Sport, opportunità per mettere insieme molti sport e persone di tutte le età. Dobbiamo rilanciare la Consulta dello sport, dove si possono programmare e progettare gli interventi. Migliorare le strutture esistenti soltanto pianificando, non solo la somma di interventi scollegati ma un progetto serio per ogni area del comune che possa consentire una programmazione”.