Ex-Area ferroviaria di Pontassieve, approvato il piano attuativo su “Borgo Verde”

PONTASSIEVE – Il consiglio comunale di Pontassieve ha approvato il piano attuativo che definisce strutture e funzioni che potranno essere realizzate all’interno di “Borgo Verde”, i due ettari di proprietà comunale all’interno dell’ex area ferroviaria che, tra Via Aretina e l’asse ferroviario, si estendono dalla stazione fino all’azienda Ruffino.

Dopo anni in cui convenzioni e accordi con Ferrovie dello Stato (Che possiedono il 71% di tutta l’ex area ferroviaria) avevano impedito al Comune di operare in autonomia, dopo un bando di vendita congiunto andato deserto e dopo la divisione in tre aree – approvata nello scorso consiglio comunale del 6 marzo – l’amministrazione, ottenuta la piena disponibilità e operatività sulla propria area, ha deciso di non metterla nuovamente in vendita ma di indicare cosa potrà essere realizzato.

Secondo quanto approvato in consiglio comunale – con il voto contrario di Forza Italia e Udc – in quell’area saranno previsti interventi di valenza pubblica: un grande parco, residenze, parcheggi interrati, Casa della salute e strutture polifunzionali, lasciando all’area “Borgo Nuovo” di FS (57.000 mq che vanno dall’azienda Ruffino al sottopasso de I Veroni) l’opportunità di ospitare funzioni di pregio, ricettive, produttive e commerciali.

La metà dell’area (9.496 mq) sarà dedicata alla realizzazione di un parco, aree verdi, spazi attrezzati e pista ciclopedonale (scelta dettata anche dai limiti minimi di distanza degli edifici dai binari imposta per legge che rendono una grande fetta parallela alla linea ferroviaria non edificabile).

Poi 4.208 mq saranno destinati per la realizzazione della Casa della Salute (1.850 mq di superficie fondiaria), altri 7.320 mq avranno una destinazione polifunzionale – compresa la nuova Polfer e il dopo lavoro ferroviario – con 500 parcheggi pubblici interrati, e 8.553 mq avranno destinazione residenziale (Superficie fondiaria di 4.258 mq).

Si tratta di un piano attuativo che – tra i suoi allegati – fa una simulazione per dare indicazioni funzionali e una ipotetica distribuzione dei volumi (Foto), ma che non approva una soluzione progettuale, la quale invece dovrà arrivare in un secondo momento.

Come spiegato dal primo cittadino in consiglio comunale, questa prospettiva sarà possibile grazie ad un lavoro avviato da più di un anno che ha portato ad un accordo con l’Asl di Firenze (Che insieme al Ministero metterà in campo 6 milioni di euro per la realizzazione della Casa della Salute) e grazie ad una possibilità concreta di investimento in Housing sociale promossa da Cassa Depositi e prestiti che sull’area ferroviaria potrebbe investire allo scopo 14 milioni di euro.

Proprio sull’Housing sociale il Sindaco ha spiegato che le residenze saranno destinate ai giovani del territorio con affitti calmierati o affitti con diritto di riscatto. Una soluzione – ha precisato Mairaghi – che consente di sbloccare il mercato immobiliare per le giovani coppie che, con precarietà lavorativa e difficoltà ad accedere a mutui, possono pagare un affitto o una rata media di 400 euro.  

In un momento come questo non dobbiamo sostenere un intervento di speculazione e valorizzazione immobiliare, ma guardare ad uno strumento che ci aiuta a rispondere ad un bisogno sociale emergente specialmente per le giovani famiglie – ha detto Mairaghi – E’ una scelta politica. Se si offre una opportunità di residenza ad una cifra ragionevole alle giovani famiglie di Pontassieve è una cosa giusta per questo territorio“.

Il Sindaco ha voluto precisare che l’adozione del piano attuativo, contestata per essere arrivata a fine legislatura, non ipoteca il futuro di Borgo Verde ma lascia alla futura amministrazione la possibilità e le carte pronte per poter sfruttare questa opportunità. Infatti, se interessata a questa opzione, la futura amministrazione dovrà avere l’ok definitivo sul piano attuativo – dopo il periodo di osservazione – entro la fine di luglio e tutto dovrà essere pronto entro il 30 settembre (Quando Cassa depositi e prestiti chiuderà la “due diligence” e verificherà se gli strumenti urbanistici sono in regola). Tempi impossibili da rispettare e strada impossibile da percorrere se l’adozione del piano attuativo fosse stata rinviata a dopo le elezioni.

Chiudiamo una legislatura consegnando una strada possibile con le delibere fatte e gli stanziamenti finanziari disponibili – precisa il Sindaco – L’adozione di questo piano attuativo segna una strada possibile, ma sarà compito della prossima amministrazione che verrà eletta scegliere se praticarla o meno. Non scegliere oggi vorrebbe dire scegliere di rinunciarci“.

Una scelta che non è piaciuta all’opposizione presente in consiglio comunale ma anche ad altre forze politiche presenti a Pontassieve che, in piena campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio, stanno dando la propria opinione e valutazione sia sulla scelta che in generale sull’ex area ferroviaria. 

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