Rufina, centrodestra sull’ambulatorio diabetologico. “Il Comune sapeva della riapertura?”

RUFINA – Sulla parziale riapertura dell’ambulatorio diabetologico a San Francesco “il Comune di Rufina era informato o lo è venuto a sapere dai mezzi di informazione?”.

La domanda è del gruppo consiliare di centrodestra “Insieme per Rufina” che ha deciso, dopo la denuncia dell’Associazione diabetici della Val di Sieve, di fare una interrogazione per avere chiarimenti rispetto alla mancata pubblicizzazione della riapertura della struttura ambulatoriale in Via Bettini a Pelago.

Infatti, come riportato qualche giorno fa, l’Associazione ha criticato aspramente l’Asl 10 di Firenze che, senza fare nessun tipo di comunicazione alla cittadinanza, dall’8 maggio ha reso possibile la prenotazione delle visite dopo un lungo periodo che costringeva lo spostamento obbligato dei pazienti negli Ospedali di Borgo San Lorenzo e Ponte a Niccheri. L’assenza di informazioni – secondo l’Associazione – non consente a nessun paziente di utilizzare il servizio trovando così il pretesto della chiusura o ridimensionamento.

Il centrodestra di Rufina, appresa la notizia, si è detta stupita della mancata comunicazione ai cittadini e ancor di più all’amministrazione comunale. “Chiederemo chiarimenti in merito a quanto emerso dai giornali – dicono i due consiglieri e il coordinatore del gruppo “Insieme per Rufina” – Per quali motivi questa riapertura è stata fatta in silenzio senza darne notizia agli “utilizzatori finali” cioè a coloro che ne hanno effettiva necessità cioè i pazienti e le associazioni che li rappresentino?

Inoltre Fossi e Boninsegni chiederanno le modalità di accesso al servizio in parte ripristinato per capire se è realmente confermata la sola possibilità di prenotazione al massimo per 2 pazienti di secondo livello ogni 15 giorni con un diabetologo a rotazione cioè 48 visite annue di fronte a centinaia di pazienti diabetici che necessitano ognuno di 3-4 visite annue.

Vogliamo capire se questa soluzione creata ad arte per buttare fumo negli occhi rappresenti veramente un risparmio per l’Azienda Sanitaria Fiorentina visto la necessaria ripartizione di alcune centinaia di pazienti su altre strutture già eccessivamente gravate, in cui l’attesa per un appuntamento di controllo si attesta a 4–5 mesi” scrivono nell’interrogazione.

La critica maggiore del centrodestra però non è solo sul merito della vicenda ma anche sugli aspetti più politici sottolineando che pur chiare le responsabilità di un centrosinistra che amministra non solo i Comuni locali ma anche la sanità Toscana, “Insieme per Rufina” è disponibile alla possibilità di elaborare una richiesta per stimolare adeguate risposte.

Le prime risposte arriveranno proprio da questa interrogazione nel prossimo consiglio comunale.

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