PONTASSIEVE – Il rapporto che c’è tra la Valdisieve e il popolo Sahrawi è speciale, unico, fatto di solidarietà ed accoglienza e, con il passare degli anni, non ha mai visto mancare l’impegno di molte persone che, volontariamente, hanno dedicato parte del proprio tempo libero ad una causa lontana che parla di diritti, dignità e libertà.
Pochi giorni fa quell’impegno e quel rapporto hanno portato alla prima “Festa dei Volontari” di tutta la Valdisieve e del Valdarno che ogni anno partecipano all’accoglienza estiva dei gruppi di bambini Saharawi tra giugno e agosto.
Una tavolata organizzata da SaharawInsieme onlus – con il patrocinio dei comuni di Pelago e Pontassieve – che, nonostante il maltempo e la concomitanza di altre iniziative sul territorio, ha visto la partecipazione di oltre 150 persone che hanno rinnovato e ricondiviso il loro impegno.
Un importante momento di aggregazione e solidarietà, con la consegna di un attestato di ringraziamento da parte dei due comuni patrocinanti alle quasi 50 associazioni e aziende che anche nel 2014 hanno donato un po’ del loro tempo o dei loro prodotti per rendere migliore il periodo di permanenza del gruppo di piccoli ambasciatori di pace sul territorio.
Secondo Jacopo Bencini e Giulia Rimini, assessori alla cooperazione internazionale di Pontassieve e Pelago, è stata una serata importante, un’occasione per ricordare il significato che assume oggi la cooperazione con il Sahara Occidentale per i Comuni di Pelago e Pontassieve, che esula dal mero assistenzialismo ma punta piuttosto all’ottenimento di diritti e dignità.
Per questo durante la serata non sono mancati i riferimenti a Tifariti, tendopoli Saharawi nei campi profughi dell’Algeria meridionale con la quale il Comune di Pontassieve è gemellato dal 1987.
Il presidente di SaharawInsieme onlus Mauro Terrosi ha lanciato un appello per la prossima missione umanitaria che si svolgerà nel prossimo gennaio, invitando tutti i cittadini a partecipare per vivere un’esperienza importante, capire quella difficile realtà per poterla poi raccontare di persona. Per il 2015 sono già in cantiere molte iniziative, anche per i giovani e le scuole.