RUFINA – Sala gremita per l’incontro sulla SS67 di Rufina promosso dall’Associazione “Rufina Che Verrà” che ieri sera ha raccolto, nella Casa del Popolo del capoluogo, centinaia di persone interessate a capire l’attuale situazione e i futuri sviluppi sul tracciato esistente, che pone non poche preoccupazioni sulla sicurezza, e sulla possibile variante che potrebbe liberare il centro del paese da forte flusso di veicoli che ogni giorno lo attraversano.
L’incontro – a cui ha partecipato l’Assessore Regionale alla Viabilità e ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli e il Dirigente tecnico esercizio per ANAS compartimento Toscana Andrea Primicerio – ha di fatto rilanciato in modo concreto, e dopo molti anni, la questione del progetto di variante alla strada Statale 67 facendo uscire il dibattito dalla Valdisieve e portandolo ad una attenzione regionale e nazionale.
A questo appuntamento Ceccarelli ha affermato che la Regione Toscana “ha inserito l’opera di realizzazione della variante alla strada Statale 67 come prioritaria nei suoi strumenti di programmazione ed ha finanziato con due convenzioni la progettazione portata avanti fino ad ora dalla Provincia”.
La competenza della realizzazione però è di ANAS, ma la Regione – dice Ceccarelli – “sosterrà assieme ai Comuni la richiesta del finanziamento della variante appena il progetto sarà approvato ed appaltabile, con la convinzione che questa infrastruttura sia essenziale per lo sviluppo del territori della Valdisieve e per la qualità della vita dei suoi abitanti”.
Una risposta e una presa di posizione che i cittadini rufinesi volevano sentire e che viene, in qualche modo, confermata anche da Anas, principale accusato di aver lasciato in stallo la questione, che annuncia di essere in procinto di fare un nuovo progetto della variante per Rufina.
Su questo Primicerio di ANAS ha spiegato nel 2010 è stato bloccato il progetto iniziale della variante tra San Francesco e Dicomano ma adesso la stessa ANAS è in attesa di una convenzione che darà luogo a una nuova progettazione della variante relativamente al solo tratto di Rufina. Oltre alla realizzazione del nuovo progetto della variante, partiranno a breve alcuni interventi per la messa in sicurezza dell’attuale tracciato della Strada Statale 67.
Due punti concreti emersi dalla serata che, secondo l’Associazione Rufina Che Verrà, è stata un successo, sia per la partecipazione attiva della popolazione e dalla presenza di Sindaci e Amministratori del territorio – a dimostrazione dell’interesse da parte della comunità – che della qualità del dibattito che non solo ha arricchito di altre parole la questione ma ha riportato l’attenzione politica sull’argomento.
Alla serata hanno inoltre dato il loro contributo i rappresentanti delle parti sociali e gli imprenditori che, su domanda dei giovani volontari dell’Associazione, hanno rimarcato l’importanza del potenziamento delle infrastrutture per portare nuove opportunità di lavoro, di sviluppo e di crescita sul territorio di Rufina.
“Ottima la partecipazione e la voglia di fare politica della cittadinanza – commenta il Presidente dell’Associazione Daniele Venturi – dopo le preziose informazioni relative allo stralcio progettuale della variante su Rufina, stasera abbiamo dato una scossa all’immobilismo, ma il nostro impegno non finisce qui”.
Venturi ci rivela che sarà dato seguito all’iniziativa iniziando un nuovo percorso condiviso con cittadinanza e istituzioni per tenere vivo il dibattito. “Vogliamo la variante per liberare Rufina dalla morsa del traffico e restituirla ai rufinesi – conclude – Quindi prendiamo l’impegno di ritrovarci tra sei mesi con la cittadinanza per fare il punto della situazione”.