Rufina, centrodestra sul futuro della variante alla SS67: "Moderatamente fiduciosi"

RUFINA – Anas ha rinnovato l’impegno per realizzare la variante della Strada Statale 67 ma il centrodestra di Rufina pone dubbi e interrogativi su quanto deciso in questi giorni e annunciato da Anas e dagli amministratori locali della Valdisieve.

A meno di 48 ore dall’incontro avuto con Antonio Mazzeo, Capo Compartimento della Viabilità dell’Anas per la Toscana, che in consiglio comunale congiunto di Dicomano e Rufina ha riferito gli sviluppi e i progetti sulla strada statale, Antonio Polverini e Roberto Boninsegni – consiglieri di “Insieme per Rufina” – si dicono soddisfatti dell’esito ma sparano a zero sui ritardi che hanno portato a questo risultato.

Tutti i sindaci hanno sbandierato la volontà politica di procedere d’intesa per la realizzazione dello stralcio Bigozzi Scopeti nel progetto alla Variante alla SS67” dicono in una nota i consiglieri precisando che, se solo ora è stata trovata la soluzione, appare chiaro che probabilmente negli anni passati è stato sbagliato qualcosa.

Negli ultimi venti anni almeno abbiamo assistito ad un susseguirsi di amministrazioni monocolore che non hanno portato vantaggi, sotto questo aspetto, né per la nostra popolazione ne per il territorio – dice il consigliere Boninsegni – Cosa ha progettato la Provincia in tutti questi anni?”.

Polverini e Boninsegni sottolineano che la prima convenzione per la progettazione della variante risale al 1998 e che nel 2010 la Provincia consegnò ad Anas il progetto di massima trovando poi freni per ciò che riguarda la Valutazione di impatto ambientale. Da quel momento il progetto è fermo in un cassetto. “La novità sostanziale è che verrà fatta una nuova convenzione che affiderà il compito di redigere un progetto cantierizzabile della Variante alla SS 67 direttamente ad Anas” dicono i due consiglieri di centrodestra.

Indicando come parziali le informazioni date alla stampa in riferimento al consiglio comunale congiunto, Polverini e Boninsegni hanno chiesto il verbale del consiglio per avere una visione completa della discussione e degli autori degli interventi e si dicono dispiaciuti per aver non potuto replicare ai Sindaci presenti.

Come gruppo consiliare, al di là di alcuni battibecchi personali incresciosi avvenuti durante il consiglio, siamo moderatamente fiduciosi – continuano – ma questo incontro non ha altro che ribadito la giustezza del nostro impegno politico degli ultimi dieci anni in cui denunciavamo” sottolineando che il fermo dell’opera è derivato da un disaccordo tra amministrazioni comunali governati dal medesimo partito e “dall’inefficenza ed inefficacia, almeno per questa opera, dei progettisti e dei responsabili politici della Provincia di Firenze”.

Pubblicità