Tutto pronto per Live in Sieve 2015. Intervista ad Elisa Casiello: "Dobbiamo vivere insieme la Valdisieve"

PELAGO – Si avvicina l’inizio di Live In Sieve 2015. La rassegna estiva, che lo scorso anno portò in Piazza Verdi a San Francesco 15 eventi, 320 ore di spettacoli e oltre 7.000 presenze, si ripresenterà alla Valdisieve da sabato 16 maggio ed alternerà per tre mesi concerti, aperitivi, letture, spettacoli e presentazioni di libri. Spazi di divertimento uniti a momenti culturali organizzati dall’Associazione “Sulla Sieve”.

Una iniziativa lodevole che Sieve Notizie seguirà come media partner. Un modo per dare risalto e sostenere l’idea di un gruppo di ragazzi che, donando il proprio tempo libero in modo del tutto disinteressato, si stanno impegnano per animare e valorizzare il territorio. Abbiamo deciso quindi di dare voce a questa energia con una pagina (www.sievenotizie.it/LiveinSieve2015) dove saranno raccolte le notizie, le informazioni e i link per seguire al meglio tutta la rassegna estiva realizzata dai giovani di “Sulla Sieve”.

Ma chi sono questi ragazzi che da due anni organizzano Live In Sieve? Cosa ci dobbiamo aspettare dall’edizione 2015? Cosa si aspettano gli stessi organizzatori? Quali novità di questa nuova edizione? Lo abbiamo chiesto ad Elisa Casiello, 31enne di Pontassieve che lavora come project manager in una multinazionale attiva nell’organizzazione di eventi e congressi ma che, concluso l’impegno professionale, ricopre il ruolo di Vicepresidente di “SullaSieve” donando il proprio tempo libero per realizzare la manifestazione.

Dopo il successo della scorsa edizione di Live in Sieve cosa dobbiamo aspettarci questa estate?
Non siamo scaramantici, infatti le serate saranno 13. Abbiamo deciso di iniziare e concludere LIVE IN SIEVE di sabato per dare più spazio agli eventi e alle iniziative collaterali allo spettacolo, mentre il resto delle serate si svolgeranno con il solito format del giovedì, iniziando con l’aperitivo e a seguire spettacoli e concerti gratuiti in piazza. L’inaugurazione sarà il 16 maggio con il concerto dei Venkmans, gruppo emergente con alcuni componenti della zona. Tra le novità di quest’anno avremo numerose presentazioni di libri con autori di livello nazionale come Valentina D’Urbano, Fabio Genovesi e Marco Vichi, per citarne alcuni. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione con tutte le librerie di Pontassieve, che ci tengo a ringraziare a nome dell’Associazione. Altra novità sarà la presenza di uno spazio dedicato ai più piccoli con animazione.

Possiamo già anticipare qualche particolare, anteprime, ospiti o novità rilevanti rispetto alla precedente edizione?
Abbiamo lavorato per offrire un programma il più possibile vario mantenendo una qualità media di artisti di cui siamo molto soddisfatti. Il 28 maggio avremo il piacere di ospitare un pezzo di storia della musica new wave italiana come i DIAFRAMMA, ma il programma riserverà dei nomi noti anche nei prossimi mesi.

La scorsa edizione ha mostrato, smentendo i più pessimisti, che la Valdisieve non è un dormitorio.
La Valdisieve è un bellissimo territorio e siamo orgogliosi di aver riportato le persone a rivivere le piazze. Siamo sempre stati convinti che la Valdisieve non fosse un dormitorio e le numerose presenze dello scorso anno ci hanno dato ragione. Speriamo di dire la stessa cosa anche quest’anno!

Perché secondo lei la Valdisieve per anni non ha visto nascere e crescere iniziative come quella di Live in Sieve?
A questa domanda non so rispondere. Posso solo dire che la nostra iniziativa è nata dall’impegno, la passione e la grande volontà di un gruppo di amici che hanno provato a mettere in piedi un’idea in cui credevano. Le assicuro che non è stato facile e non è facile, ma niente sarebbe stato possibile senza il supporto delle persone che ci hanno seguito fin dall’inizio.

Il vostro impegno ha quindi dimostrato che per rendere vivo un territorio serve agire e partecipare invece che aspettare eventi organizzati dall’alto?
Direi di si. Noi ci abbiamo provato e almeno per lo scorso anno ci siamo stati fortunati.

Questo concetto si riscontra anche nella partecipazione attiva di volontari in questa nuova edizione?
Oltre ad avere più di 120 soci, quest’anno molte più persone ci hanno chiesto di partecipare attivamente all’iniziativa. Di questo siamo molto felici!

Lo scorso anno il vostro impegno, che valorizza il tessuto sociale della Valdisieve, si concluse con la solidarietà sostenendo direttamente ed economicamente progetti e associazioni, come il Centro La Mongolfiera di Rufina e la Fondazione Federico Fagioli Onlus. Anche per questa edizione vi muoverete in questo senso?
Assolutamente si! Il fine solidale è alla base della nostra associazione. La collaborazione con il centro La Mongolfiera e con la Fondazione Federico Fagioli ha continuato anche dopo l’edizione LIVE IN SIEVE dello scorso anno e continuerà anche per il futuro.

Quali le aspettative per questa edizione e quale messaggio volete dare alla Valdisieve?
Domanda difficile, ci auguriamo la stessa partecipazione dello scorso anno, e visto che non siamo scaramantici, confidiamo anche in qualcosa di più. Il motto della nostra associazione è “vivere insieme la Valdisieve”, messaggio più chiaro di questo non saprei trovarlo!

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