PONTASSIEVE – Perplessità del Movimento 5 Stelle sul questionario di gradimento sul Poliambulatorio di San Francesco (Pelago) promosso negli scorsi giorni dall’Asl di Firenze e dai Comuni di Pelago, Pontassieve e Rufina per capire il pensiero dei pazienti sulla struttura e la sua organizzazione.
Il Movimento 5 stelle, dopo aver appreso da Sieve Notizie del questionario e del prossimo avvio di questa indagine, riferisce di non aver compreso il senso di questa novità visto che l’Azienda Sanitaria fiorentina “in questi anni ha penalizzato la struttura stessa e di conseguenza tali scelte siano ricadute su tutti i Cittadini”.
Secondo il M5S di Pontassieve “negli ultimi anni, i servizi più remunerativi sono stati esternalizzati e divisi fra i privati come ad esempio i prelievi del sangue” ed è quindi poco comprensibile avviare, ora, un questionario su una struttura “in dismissione e abbandonata”.
Come riportammo in esclusiva su Sieve Notizie, il questionario, che sarà disponibile nella struttura a partire da settembre, è stato realizzato per raccogliere i pareri di chi usufruisce dei servizi sanitari presenti nella struttura, capire problemi e conseguenti migliorie da apportare. Quindi valutare complessivamente l’organizzazione del Poliambulatorio attraverso 15 domande su struttura e logistica, Comfort, Aspetti relazionali/Privacy e informazioni generali.
“Fare oggi un questionario di gradimento su una struttura in dismissione e abbandonata a se stessa da anni, ci sembra un tentativo di voler scaricare sui Cittadini la responsabilità di emettere una sentenza di morte per una struttura ormai in dismissione” dice nella nota Movimento 5 Stelle di Pontassieve.
Il Movimento annuncia che porterà la questione del Polimabulatorio di San Francesco, insieme ad altre problematiche, sul tavolo dei consiglieri regionali appena eletti.
“Come M5S Pontassieve porteremo all’attenzione dei nostri nuovi eletti in Regione questa situazione “anomala” e anche la questione dell’ambulatorio diabetologico, in teoria presente nella stessa struttura, che però ormai da troppo tempo viene snobbato dalle istituzioni – concludono nella nota – Perché la responsabilità politica deve ricadere sulle spalle di chi ha deciso e imposto la situazione attuale”.