RUFINA – Ritardi, soppressioni, disagi, malfunzionamenti dei condizionatori e corse verso il binario 18. La vita dei pendolari della Valdisieve che utilizzano il treno per arrivare a lavoro non è mai stata felice e dopo un’estate complicata – rimborsata con il bonus del 30% per l’acquisto di un nuovo abbonamento – l’autunno non sembra presentarsi con i migliori auspici.
Molti cittadini hanno segnalato all’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve moltissime criticità e i Sindaci dei vari comuni stanno monitorando la situazione e registrano giornalmente proteste e segnalazioni, ormai stanchi di viaggiare in condizioni realmente molto precarie.
“Questi continui disagi devono terminare – afferma Aleandro Murras, Presidente dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve con delega ai trasporti – I disservizi stanno ormai diventando giornalieri e non occasionali, faremo tutto il possibile perché si possa trovare soluzioni e per questo motivo chiederemo un incontro urgente ai responsabili di Trenitalia per avere delle risposte immediate”.
Secondo quanto riporta l’Unione le maggiori criticità derivano dall’utilizzo dei nuovi treni “Jazz”, piccoli e in viaggio nelle ore di punta, sopratutto per i pontassievesi che vanno e tornano la mattina e la sera da Campo Marte. La dimensione e la lunghezza del treno costringe a viaggiare sempre in piedi.
Un altro problema riguarda coloro che dalla stazione di Rifredi devono recarsi a Rufina, Scopeti o Contea. Prima esisteva un treno diretto su questa tratta alle 18,12, ora il treno non c’è più e i pendolari sono costretti a prendere il treno 23523 per Arezzo delle 18,24 ed a Pontassieve prendere una coincidenza diretta a Rufina ed alle stazioni successive.
Il treno per Arezzo ha sempre 10-15 minuti di ritardo ed i pendolari perdono regolarmente la coincidenza a Pontassieve. A questo si aggiunge il fatto che non ci sono informazioni tempestive nelle stazioni.
Oltre a questi non vanno dimenticati i continui disagi dei treni che da Santa Maria Novella si dirigono verso la Valdisieve e verso il Valdarno, con ritardi giornalieri di 5-10 minuti con picchi anche di 20-25.