PONTASSIEVE – Si chiama “L’aiuto becchino”. Non è il titolo di un film horror e neanche una storia di zombie, come quelle che vanno di moda ora, ma un insieme di aneddoti di un bambino che, figlio di un custode di un cimitero, ha passato la sua infanzia tra famiglia, amici e lapidi.
Quel bambino ora è un adulto e sta per coronare un suo sogno: pubblicare un libro con questi racconti. Giacomo De Bastiani, videomaker di 57 anni e residente a Pelago, ha avviato un crowdfunding su internet – ossia la promozione della propria idea sul web in cerca di piccoli finanziatori – per mettere insieme le sue storie, dargli una veste grafica e rendere tangibile, con un libro, i racconti raccolti in questi anni.
Le storie sono quelle del piccolo Giacomo, nel suo giardino, dove ogni tanto il manto erboso si interrompeva per lasciare il posto alle tombe di marmo, dove la notte era magica grazie alle migliaia di piccole luci (votive) che lo illuminavano. Ma non solo: il libro è anche il pretesto per parlare degli anni ’60-’70 e del boom economico che ha sconvolto le abitudini degli italiani. Sono memorie reali di quel periodo ma filtrate e deformate da l’immaginario a volte surreale della narrazione volutamente fantastica.
“L’aiuto becchino sono io perché mio padre era il custode del cimitero della Misericordia di Campi Bisenzio – ci rivela Giacomo De Bastiani – Abitavamo all’interno del cimitero, ed io, come tutti i miei fratelli e come accadeva normalmente all’epoca, sono nato in casa pertanto dentro il cimitero”.
Il progetto de “L’aiuto Becchino” viene da lontano, ma si concretizza nel 2011 quando De Bastiani decide di aprire un blog http://laiutobecchino.blogspot.it/. Ottiene consensi, alcuni videomaker di Roma e Perugia vorrebbero trasformarlo in una web-serie, viene messo in scena da due compagnie teatrali (tra cui la versione teatrale di Andrea Kaemmerle all’interno della rassegna “Utopia del Buongusto) e poi la voglia di trasformare il tutto in un libro.
Così, consigliato e aiutato anche da Maya Boll, valdisievese d’adozione che ha creato le illustrazioni, Emanuele Poli, pontassievese doc che si è occupato delle grafiche, e Alessandro Benvenuti, noto attore e regista che ha fatto la prefazione, ha bussato ad un po’ di editori e, con scarso successo o troppe richieste di cambiamenti, ha deciso di promuovere il progetto autonomamente con un crowdfunding con l’intento di ottenere un po’ di risorse per pubblicare più copie possibili.
“Dopo anni di questa esperienza sul web, ho deciso di provare con l’editoria “tradizionale” – continua De Bastiani – Questo è il mio sogno nel cassetto e prima di fare una auto pubblicazione ho voluto provare con questo sistema raccogliendo, nel giro di poche settimane, poco più di mille euro”.
L’idea è di vederlo stampato per giugno per poi iniziare un fitto giro di presentazioni non solo a Campi Bisenzio, luogo dove è iniziato tutto, e in Valdisieve, dove ora abita ed è conosciuto, ma anche in tutta Italia.
“Appena avrò il libro prevedo delle presentazioni, creare un dibattito, andare in giro per le librerie – ci dice De Bastiani – Penso che girerò l’Italia tra Firenze, Palermo, Roma, Milano perché la storia, seppur circoscritta in queste zone, affronta un tema universale e quasi unico”.
Blog, versione teatrale, il futuro libro, una possibile web serie. “Non manca neanche la versione musicale – conclude ridendo – un ragazzo, Mitja Bichon, ha fatto una colonna sonora strepitosa. Quindi c’è tutto. Mancherebbe un bel film ma le risorse da chiedere sarebbero troppe”.
Il crowfounding si trova qui: https://www.produzionidalbasso.com/project/laiuto-becchino/