RUFINA – Un flashmob tra le vie di Rufina per manifestare e chiedere interventi e riportare l’attenzione sulla sicurezza della SS67 che attraversa il capoluogo.
A promuovere l’iniziativa il Partito Democratico locale che si dice arrabbiato nel vedere ANAS non intervenire e sulla statale 67 nel tratto che interessa Rufina, oggetto di forti polemiche politiche e pubbliche e su cui la richiesta maggiore è quella di fare la variante.
Così sabato mattina, con appuntamento alle 9.30 davanti al palazzo comunale in Piazza Kurgan, il PD locale invita i suoi cittadini a manifestare, perché “la nostra comunità ha sofferto fin troppo per ricorrenti tragedie, si è stretta troppe volte intorno a chi ha subito una perdita – commenta una nota del PD di Rufina firmata dal segretario Davide Majone – una comunità forte che ha saputo resistere, stringere i denti, ma che non può più tollerare tale situazione ed alla quale devono essere date adeguate risposte“.
Una protesta che arriva dopo l’annuncio e l’avvio dei lavori sulla SS67, ma nel tratto che va da Girone (Fiesole) a Pontassieve, senza avere notizie su cosa sarà del tratto presente che passa dal centro di Rufina e senza avere notizie sulla futura variante.
“Il gap infrastrutturale che ci divide dalle altre zone della città metropolitana non è solo un problema Rufinese, ma segna una linea di demarcazione profonda tra la nostra zona e gli altri territori ed arreca un danno non soltanto a Rufina, ma arreca un danno a tutto il territorio – commenta Majone – Scenderemo in piazza per una città e per un territorio vivibile, sicuro, competitivo ed all’avanguardia, perchè è ciò che merita il nostro territorio ed è ciò che meritano i nostri cittadini”.
Sul tema continua ad insistere anche il centrodestra “Insieme per Rufina” che, in Consiglio Comunale, ha recentemente chiesto all’amministrazione comunale informazioni sulla progettazione di un nuovo tracciato, o di soluzioni di miglioramento dello stato attuale in cui versa la strada, poiché “Non c’è riscontro di nessun tipo di messa in sicurezza o prevenzione per l’incolumità dei cittadini, se non il blando palliativo dell’utilizzo del laser di verifica della velocità degli automezzi che attraversano il centro abitato, mezzo che serve innegabilmente più per fare verbali che per concreta prevenzione”.
Dopo la notizia dei lavori nel tratto tra Girone e Pontassieve, si è espressa anche l’Associazione “Rufina che Verrà” che, su Facebook, ha affermato: “Sembrava che i lavori sul tracciato partissero dopo qualche ora, prima i lavori di ammodernamento della viabilità esistente, poi quelli della variante vera e propria. Ecco, ad un anno e mezzo da allora, niente, purtroppo, è successo. Finalmente partiranno i lavori di messa in sicurezza del tratto di Combiobbi, lavori opportuni, ok, ma la Rufina?”.