Pontassieve, cani nelle classi per combattere il bullismo

PONTASSIEVE – Cani nelle classi per combattere il bullismo. 

E’ iniziato da Pontassieve il progetto “I nostri amici a quattro zampe“, promosso dall’Usl Toscana Centro e Associazione Antropozoa con il coinvolgimento del Servizio di igiene urbana veterinaria e la collaborazione collegio Ipasvi di Firenze, che porta nelle scuole un nuovo modo per far capire ai bambini le emozioni trasmettendo empatia con un atteggiamento positivo e rilassante.

Questa mattina “Neve” e “Polpetta” (Due cani che svolgono attività di Pet Therapy in molte strutture tra cui il Meyer di Firenze) sono passati dalla Scuola E.De Amicis di Pontassieve (Le foto sono state scattate nella classe Ia C, ndr) ed è stata la prima tappa dell’iniziativa che, come precisano gli organizzatori, prevede attività diversificate a seconda dei gruppi presenti e delle azioni concordate, con slides, Dvd, attività di brainstorming, questionari, giochi di gruppo ed incontri con i due cani.

Il progetto – che coinvolgerà le classi I, II, III, IV e V della scuola primaria degli istituti comprensivi della zona Sud Est e gli studenti delle classi I della scuola secondaria di primo grado – prevede di portare un cane all’interno delle classi per far conoscere le emozioni attraverso un’iniziativa di psico-educazione con la mediazione dell’animale, in modo da far comprendere l’importanza del comportamento che provoca lo stato emozionale.

Il progetto si colloca anche nell’ottica di una sensibilizzazione al fenomeno del bullismo, con carattere preventivo. Infatti l’iniziativa prevede di far comprendere il mondo del cane, come pensa, cosa sente, come si muove nel gruppo; costruire la relazione con un altro da sé, l’animale come osservare e ascoltare, la forza della diversità, chi è il buon leader; riconoscersi e riconoscere nella diversità.

Contro il bullismo “perché il cane e la relazione con lui – spiega la dottoressa Francesca Mugnai, massima esperta di pet therapy in Italia e presidente di Antropozoa – permettono di evitare meccanismi psicologici difensivi, quali la negazione o la falsificazione, ma propongono rapporti e modelli relazionali diretti, veri, lineari”.

La classe Ia C coinvolta nel progettoLa classe Ia C coinvolta nel progetto

La classe Ia C coinvolta nel progetto

Il cane è un utile “catalizzatore” sociale:Con i suoi movimenti – spiega ancora Mugnai – attira l’attenzione dei bambini su di sé, aumentando i contatti fra di loro; è capace di creare situazioni positive e rilassanti, che permettono la messa in atto di un sé cooperante e costruttivo”.

La relazione con l’animale, nelle fasce di età protagoniste dell’intervento, agevola e stimola la lettura empatica delle dinamiche di gruppo e intrapersonali, spostando l’attenzione dal sé all’altro e permettendo un’autoriflessione gestita dalla coppia cane-operatore e da un supervisore delle dinamiche bambino-animale dell’associazione Antropozoa Onlus. Il tutto con il coinvolgimento del Servizio di Igiene Urbana Veterinaria.

L’infermieristica è ormai una professione con ambiti di competenza e di specificità così consolidati – spiega Maristella Mencucci, infermiera dirigente Usl Toscana Centro, iscritta al Collegio Ipasvi di Firenze – da offrire opportunità di salute in ambiti e contesti anche inconsueti”.

 

Pubblicità