PONTASSIEVE – “Dobbiamo avviare al più presto un percorso con i Comuni più vicini che guardi all’ottica della fusione di Comuni“. Monica Marini torna a parlare del futuro assetto istituzionale della Valdisieve promuovendo la fusione e ponendo perplessità sull’attuale gestione dell’Unione di Comuni.
La Sindaca di Pontassieve, durante l’ultimo Consiglio Comunale che si è svolto martedì 10 maggio, ha rivelato che il Comune guidato dalla sua giunta sta perseguendo efficienza e razionalizzazione dei costi e che queste azioni nel 2016 garantiranno – anche a scapito degli investimenti – un elevato standard di qualità dei servizi che in alcuni casi – come scuole, biblioteche, piscina, parcheggi – vengono erogati per una popolazione molto superiore ai residenti. Ma questo efficientamento – su cui “oltre una certa misura è difficile andare” – nei prossimi anni potrebbe bastare costringendo la riduzione dei servizi o l’aumento della pressione fiscale.
Secondo la Sindaca la soluzione per uscire da questo impasse è la fusione dei Comuni, che deve essere fatta con rapidità per evitare che siano le circostanze a imporre una decisione che dovrebbe prendere la politica. “E’ necessario un ripensamento dell’attuale assetto istituzionale – dice Marini – La fusione è una opportunità a cui noi dobbiamo guardare in maniera decisa, ma non per una convenienza meramente economica” ma perché “consentirà di ottenere un maggior peso e ruolo politico” portando “benefici che potrebbero incidere in maniera significativa sulla vita dei nostri cittadini su temi fondamentali, le infrastrutture uno su tutti“.
La fusione viene quindi promossa – anche se la Sindaca non fa nessun riferimento su con chi e quando fare la fusione – mentre viene messa fortemente in dubbio la qualità della gestione dell’Unione di Comuni, ente che – secondo Marini – fornisce servizi che “non giustificano una sovrastruttura di questo tipo e non compensano i costi fissi“. In poche parole troppi costi rispetto ai benefici (ndr).
“O noi si stravolge completamente questo modello e si rimodula questa struttura oppure probabilmente dobbiamo superarla – dice Marini – dobbiamo guardare oltre e intraprendere strade nuove che possono essere più rispondenti al contesto attuale“.
Dichiarazione, quest’ultima, che fa presupporre da parte del Comune la volontà, o quantomeno una riflessione, sul voler rimanere o meno all’interno dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve. Su questa eventualità la Sindaca ha preferito non esprimersi anche se, come rivelano fonti vicine a Marini, l’idea generale è che per il Comune di Pontassieve l’uscita dall’Unione, nella sua configurazione attuale, potrebbe comportare dei risparmi.
La Sindaca di Pontassieve riafferma e conferma la sua opinione – non molto differente da quanto espresso già sul Corriere Fiorentino lo scorso novembre – ribadisce la necessità di ripensare l’assetto istituzionale, si dice ferma nella volontà di fondersi con i comuni limitrofi e bolla l’Unione di Comuni come un ente che deve essere superato. Un riassetto generale quindi, ma avvisa: “Per fare questo – dice Marini – non abbiamo più tempo. Il tempo è scaduto“.