Murras sull’uscita di Rignano dall’Unione: “Amareggiato. Accordo non rispettato”

RUFINA – Rignano sull’Arno è “libero di scegliere il suo futuro” ma la sua uscita dall’Unione di Comuni è “incomprensibile” perché ha violato un accordo, approvato sei mesi fa, in cui è stato deciso di attendere la fine del 2016 per fare la verifica puntuale dell’attività e delle gestioni associate.

Questo il commento di Aleandro Murras, Presidente dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, che, a poche ore dalla decisione di Rignano di uscire dall’ente, si dice “amareggiato”, sia per le motivazioni dell’atto e le accuse mosse all’Unione (Costi elevati e servizi non di qualità, ndr) sia per aver preso la decisione prima di un termine che, a fine gennaio, lo stesso Consiglio dell’Unione posto come indicativo per comprendere il futuro dell’ente.

Amareggiato che questo accordo non sia stato rispettato – dice Murras – anche perché non abbiamo mai avuto modo di affrontarlo in una discussione nella giunta dell’Unione perché l’attore principale è sempre mancato (riferendosi a Lorenzini, ndr) e non è mai stato possibile procedere a questa verifica”.

Il disimpegno di Lorenzini e le sue perplessità sulla gestione dell’Unione erano note da tempo ma, secondo Murras, “le cifre parlano chiaro anche se forse i risultati sono poco visibili. Abbiamo fornito servizi migliori ad un costo minore”.

Ma cosa cambierà senza Rignano? Da un punto di vista economico e di organico questa uscita non sarà uno shock. Il personale che Rignano ha messo a disposizione dell’Unione (5 dipendenti) tornerà nell’amministrazione comunale – a meno che non si facciano accordi diversi fra i due enti coinvolti – mentre i servizi erogati con le gestioni associate, fino ad oggi gestisti dall’Unione, torneranno in mano direttamente al Comune.

Secondo Murras anche da questo punto di vista la scelta è stata incomprensibile perché “in questi anni chi ha risparmiato più di quanto ha speso è stato proprio il Comune di Rignano” tra risparmi derivati dal personale comunale spostato all’Unione (E quindi pagato dall’Unione) e soldi investiti nell’Unione.

Adesso sarà avviato un tavolo tecnico per guidare questa transizione, che si compirà il 1 gennaio 2017.

Ma questa decisione cambia anche le relazioni politiche. Rignano non solo è uscito dall’Unione ma ha detto che per il futuro la “stella polare” sarà con i Comuni vicini. Per Murras questa scelta “arretra un disegno che ci eravamo proposti, ossia avere un’area omogenea Valdarno e Valdisieve.

L’idea, condivisa poi dagli altri Sindaci dell’Unione (Esclusa la Sindaca di Pontassieve), è che “se si resta insieme e rafforziamo le gestione associate è più facile e naturale passare alla fusione di Comuni – dice il Presidente dell’Unione – Così si interrompe un percorso politico e da questo punto di vista si interrompe anche un dialogo anche da un punto di vista istituzionale”.

Inoltre Murras, sulla voce (ormai pressante, ndr) che vuole Pontassieve pronta ad uscire dall’Unione – scelta che non sarebbe così indolore – “spero che prevalga il buon senso” e che essendo il comune capofila “cercheremo di valutare insieme a loro tutte le possibilità di miglioramento del funzionamento delle gestioni associate e dell’Unione con possibilità di valutare anche l’allargamento ad altri comuni limitrofi“.

Le relazioni sono così indebolite, sia per future convenzioni che per future fusioni, e Murras lo fa capire chiaramente: “Auguro al Comune di Rignano di non aver bisogno di ritornare sui propri passi. Non vorrei che questa decisione di isolarsi dagli altri comuni dell’Unione, non blocchi anche il percorso di fusione di Rignano con altri comuni”.

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