PONTASSIEVE – Nessun annuncio, nessun comunicato ufficiale dal Comune, nessun commento della Sindaca, ma la certezza arriva data dagli atti. Passerotti ha accettato l’incarico e fa già parte della giunta comunale di Pontassieve.
La conferma arriva dall’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale previsto per lunedì 27 giugno dove, con una integrazione introdotta ieri, viene certificata – in tre punti – l’effettiva entrata in giunta di Passerotti.
Infatti all’Ordine del giorno – presente sull’Albo pretorio del Comune – è stata aggiunta la sua decadenza da Consigliere comunale a seguito della nomina ad assessore e la surroga con il primo dei non eletti (Mauro Mannelli, ndr).
E’ quindi ufficiale, anche se dal Comune – che aveva intenzione di diffondere una nota stampa già ieri mattina – c’è massima discrezione e silenzio, pur essendo una decisione già presa da mercoledì sera.
Il motivo di questa insolita riservatezza, su un atto già firmato e che porta un rilevante cambiamento nel governo della città, va rintracciato nel fragile accordo politico, tutto interno al Partito Democratico, che ha portato alla scelta di Marco Passerotti. Accordo politico legatissimo e utile a fermare la volontà della Sindaca di uscire dall’Unione di Comuni, come ha fatto poche ore fa Rignano sull’Arno.
L’accordo politico, come rivelato da Sieve Notizie – che non ha ricevuto commenti, rettifiche o smentite dai diretti interessati – prevedeva da parte della Sindaca il ritiro delle intenzioni di superare l’Unione di Comuni in cambio di un indebolimento del gruppo consiliare dei renziani in Consiglio, portando in giunta appunto Passerotti e riducendo così il numero dei consiglieri del PD più critici sul suo operato.
Ma alla firma di Passerotti, che con un atto di fiducia è decaduto da consigliere entrando in giunta, pare che non sia seguito da parte di Marini un cambio di rotta, riconfermando ai suoi la scelta di voler superare l’Unione di Comuni con l’unica variazione di sospendere la discussione per un anno. Questa volontà sarà resa nota – quindi smentita o confermata – proprio nel prossimo consiglio comunale in cui, si legge dall’Ordine del giorno, sarà presentato dalla Sindaca una mozione – a firma congiunta con Fantini – dal titolo “Atto d’indirizzo del Consiglio Comunale in materia di Unione di Comuni e Fusioni di Comuni”.
Secondo fonti vicine allo stesso Passerotti pare che, disatteso l’accordo ma ormai non essendo più consigliere comunale, stia prendendo tempo per valutare anche l’opzione di tirarsi indietro e dare le dimissioni da assessore ancor prima di annunciarle con un comunicato ufficiale, pur pagando il prezzo di non poter rientrare in Consiglio comunale (I consiglieri eletti scelti come assessori non possono, finita la loro attività in giunta, tornare a fare i come consiglieri, ndr). Uscire di scena pur di salvare la faccia, l’Unione di Comuni e sopratutto un contesto politico locale già fragile.
Ed è da questa incertezza politica che giustifica il silenzio stampa. Atto firmato, ma cautela nel dirlo perché questo è già in bilico. Cautela che arriva anche dalle stanze del PD Comunale. Stefano Gamberi, segretario del PD di Pontassieve, dice di essere impegnato in altro, di non sapere molto della vicenda e che probabilmente l’attesa dell’annuncio ufficiale è tutto legato a questioni di carte e burocrazia (In realtà – come si nota dall’Ordine del giorno – già siglate).
A complicare lo scenario la recente uscita di Rignano sull’Arno dall’Unione di Comuni e l’annuncio del Sindaco Daniele Lorenzini di guardare come “stella polare” la fusione di Comuni, da fare con i Comuni limitrofi disponibili. Uno di questo è proprio Pontassieve (Come ha già rivelato la stessa Marini in occasioni pubbliche e in una nostra recente intervista). Ed è anche questa possibile fusione, insieme all’uscita dell’Unione, uno degli elementi più criticati dal gruppo PD renziano, oggi spiazzato dalla Sindaca che sembra aver disatteso un accordo che era stato comunque mal digerito.