Rufina, centrodestra su fusione di Comuni. “Sindaci in mutande e divisi su tutto”

RUFINA – “Se prima, in mancanza di risorse, i Sindaci della Valdisieve si spogliavano e si mettevano in mutande per protestare contro i tagli agli enti locali, oggi stanno zitti e puntano sulle fusioni. Però tra “brexit” locali, crisi di maggioranza, campanilismi e paura di disturbare il proprio partito tutti vanno in ordine sparso”.

Duro il commento del centrodestra “Insieme per Rufina”, che – dopo le vicende politiche locali accadute nelle ultime settimane – si dice amareggiato, ma non sorpreso “dei problemi che stanno affiorando” in primis sui bilanci dei Comuni.

I consiglieri del gruppo di centrodestra a Rufina, Antonio Polverini e Chiara Mazzei, denunciano a Sieve Notizie che a livello locale gli amministratori del PD – che si lamentano per le poche risorse, per i tagli, per gestioni associate e servizi difficili da mantenere – si stanno facendo la guerra invece di protestare contro il proprio governo.

Il governo Renzi ha eliminato la Tasi, unico e vero tributo locale per in nostri comuni, ha imposto l’obbligo dell’esercizio associato delle funzioni fondamentali per i piccoli comuni con il risultato, per il nostro territorio, di eliminare di fatto i comuni di Londa e San Godenzo con Consigli Comunali a ridotti a meri organi di ratifica di decisioni prese da altri soggetti istituzionali – dicono Polverini e Mazzei – Cosa stanno facendo i sindaci della Valdisieve che solo pochi mesi fa facevano mostra di se in mutande sotto il Ponte Mediceo a San Francesco per protestare contro i tagli del Governo Berlusconi in tema di enti locali? Ovviamente nulla perché i nostri sindaci, spinti più da motivi ideologici che pratici, non vogliono disturbare il governo guidato dal proprio partito”.

Il risultato, secondo i due consiglieri, è un territorio fermo che guarda come unica soluzione la fusione di Comuni, anche questa frenata e resa complicata dallo stesso PD e a livello locale.

All’interno dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve è avvenuto la “piccola brexit rignanese” spinta più da esigenze personalistiche che da reali esigenze amministrative – dicono Polverini e Mazzei – A Pontassieve invece si preferisce trasformare un consigliere, su posizioni non sempre allineate con il proprio sindaco, in assessore pur di levare una voce favorevole alla permanenza nell’Unione dei Comuni”.

Ed è a Pontassieve che, secondo i due consiglieri, si sta configurando una crisi di maggioranza (Come aveva anche detto il Movimento 5 Stelle, ndr). “Il PD, almeno a Pontassieve, fa e disfa contraddicendo se stesso, e ciò emerge chiaramente dalle dichiarazioni del Consigliere Fabbrini che, scongiurando l’uscita dall’Unione giudicandola un pericolo e un fatto molto grave, fa emergere chiaramente un problema politico, una frattura nella maggioranza che sostiene il Sindaco Marini”.

Davanti a questo scenario – “in un territorio di fatto monocolore a targa Partito Democratico, in cui tutto quindi doveva premettere una situazione migliore e più celere” – “Insieme per Rufina” propone la trasformazione dell’Unione medesima nel Comune Unico. “Ciò allo scopo di avere un livello adeguato ed omogeneo di servizi per tutti i cittadini residenti in un’area omogenea come quello della Valdisieve e del Valdarno Fiorentino, in altre parole concretizzare il concetto di sussidiarietà e garantire al nostro territorio i valori di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa”.

Ma per raggiungere questo obiettivo, secondo Polverini e Mazzei, esistono troppe frizioni. “Al momento gli interessi campanilistici hanno prevalso mostrando in questi mesi i limiti e le forti differenze tra le correnti PD all’interno dei vari comuni”.

Il rischio – denunciano Polverini e Mazzei – è che in caso di inerzia da parte dei Comuni “sia la Regione Toscana a decidere dall’alto, a tavolino chi si deve unire con chi”. Per questo, concludono “auspichiamo un necessario reale confronto tra le varie forze politiche del nostro territorio e non vedersi imposto l’ennesima scelta dall’alto targata Partito Democratico”.

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