FIRENZE – Tre anni di indagini per scoprire e bloccare un intricato sistema di società che, sparse in tutta Italia, hanno evaso al fisco oltre 100 milioni di euro.
Tutto grazie al lavoro della Tenenza della Guardia di Finanza di Pontassieve che – partendo da una semplice verifica di routine nella zona del Valdarno fiorentino – ha portato all’arresto di quattro persone per frode fiscale e bancarotta fraudolenta.
Questa mattina sono scattate 4 misure cautelari in carcere nei confronti di T.R (62 anni residente a Firenze ed ideatore della truffa), L.P (39 anni), G.G (60 anni) e L.E. (52 anni) e sono state effettuate 17 perquisizioni domiciliari nei confronti di persone fisiche e giuridiche tra Firenze, Napoli, Parma, Verona, Viareggio e Pistoia. I provvedimenti hanno previsto anche il sequestro di immobili, automezzi, quote societarie e denaro contante per 18 milioni di euro.
Secondo quanto emerge dalle indagini i quattro, attraverso una società fiorentina nel settore delle pulizie (General Service Spa), avevano ottenuto contratti e appalti milionari facendo prezzi particolarmente concorrenziali e, pur apparendo in regola, subappaltavano il lavoro ad altre 38 società (Sempre pilotate dalla solita impresa) senza versare Iva e contributi ai dipendenti. La frode fiscale accertata è stata quantificata pari a circa 107 milioni di euro.
In pratica pagavano regolarmente una piccola parte delle imposte – cosa che gli consentiva di presentare il documento unico di regolarità contributiva (DURC) in regola – ottenevano importanti commesse e poi, attraverso altre società, svolgevano il lavoro ma, a quel punto, senza pagare la maggior parte delle imposte dovute (Come i contributi previdenziali ed assistenziali a favore del personale dipendente).
Tutto è partito da un semplice controllo di routine della Tenenza di Pontassieve su una società cooperativa di Figline ed Incisa (Blu Coop. Soc. Coop) – scoperta essere poi una delle 38 società fittizie -, che, mostrando irregolarità, hanno fatto scattare ulteriori verifiche ed infine, come in una matrioska al contrario, scoprire un annidato insieme di società e reati.
Come spiegato dal Comandante della Tenenza di Pontassieve, Luigi Cioffi, i dipendenti non prendevano ordini dalle 38 società ma direttamente dalla General Service Spa, a dimostrazione di come queste società servissero solo ad evadere il fisco.
“In pratica la società di Firenze non aveva esternalizzato il lavoro ma solo i debiti – dice Cioffi – A capo delle società fittizie sono stati scoperti prestanomi, persone inesistenti e purtroppo anche alcuni dipendenti che, pur di mantenere il lavoro, hanno accettato di essere messi a capo di queste società”.
Un grande lavoro investigativo iniziato e continuato tra le mura della Tenenza di Pontassieve dove poco più di dieci persone, oltre ai controlli di routine, hanno svolto anche questo accurato lavoro di indagini, riscontri e verifiche.
“Come sempre, essendo un corpo di Polizia Economico Finanziario, non ci siamo limitati a fare semplici controlli contabili ma, attraverso un approccio trasversale e scavando a fondo, da un singolo dato siamo riusciti ad ottenere un insieme di informazioni che hanno consentito di portare alla luce gravi reati – conclude Cioffi – Un lavoro investigativo difficile in cui tutto il gruppo della Tenenza di Pontassieve ha messo il massimo impegno”.
Una grande soddisfazione quindi per la Tenenza della Guardia di Finanza di Pontassieve che, ogni giorno, controlla e verifica tutto il territorio della Valdisieve e del Valdarno Fiorentino (Pontassieve, Reggello, Rignano Sull’Arno, Rufina, San Godenzo, Dicomano, Londa, Pelago, Figline e Incisa Valdarno) e che, in questo caso, è uscito dai confini provinciali per indagare con successo su un sistema allargato a tutta la penisola.