FIRENZE – La Valdisieve sta per dire ufficialmente addio al termovalorizzatore “I Cipressi” di Selvapiana.
Dopo una lunga stagione di dibattiti, scontri, attriti, proteste, manifestazioni e opinioni mutate, l’impianto voluto nel Comune di Rufina sta per essere formalmente eliminato dal Piano Regionale dei Rifiuti, sancendo definitivamente l’abbandono del progetto di costruzione di un nuovo e più grande termovalorizzatore.
La decisione, che dovrà essere approvata dal Consiglio Regionale, è già stata presa nei giorni scorsi dalla giunta regionale con una apposita delibera.
Il provvedimento arriva dopo aver verificato l’assenza delle condizioni tecniche ed economico finanziarie alla base della realizzazione (Con la diminuzione dei rifiuti prodotti è stata accertata l’impossibilità di utilizzare tutte le capacità dell’impianto, ndr) ed è solo l’ultima misura di un lungo iter durato oltre due anni che si concluderà definitivamente con l’approvazione dell’atto da parte dell’assemblea toscana.
La delibera della giunta regionale è chiara: “Con riferimento al sistema impiantistico di trattamento dei rifiuti urbani, si rende necessario prevedere l’eliminazione dell’impianto di trattamento termico di Selvapiana e del suo ampliamento, previsto ma non realizzato”.
Sarà quindi rispettato l’accordo siglato lo scorso 23 aprile 2015 tra Aer Impianti, Aer Spa, Comuni della Valdisieve e del Valdarno fiorentino, ATO Toscana Centro e Regione Toscana, che prevede l’eliminazione dell’impianto a patto di rimborsare, entro giugno 2017, i costi di progettazione che Aer Impianti ha sostenuto in questi anni (2,6 milioni di euro) spalmando questa cifra sulla TARI dei 68 Comuni dell’ATO Toscana Centro, ossia sulle utenze della provincia di Firenze, Prato e Pistoia (Territorio di 1,5 milioni di residenti).
Per ogni utenza – facendo un calcolo molto approssimativo – eliminare l’impianto di Selvapiana significa quindi pagare tra i 2 e 4 euro in più nella TARI 2017.
Arriva quindi a conclusione il percorso iniziato a fine novembre 2014, quando la Regione approvò il Piano Regionale dei Rifiuti includendo l’impianto di Selvapiana, già messo abbondantemente messo in discussione a livello locale dagli stessi amministratori che, vedendone l’insostenibilità economica, nel gennaio 2015, inviarono compatti alla Regione la richiesta di verificarne e stabilirne l’effettiva necessità.
Da lì scaturì l’accordo, siglato ad aprile 2015, in cui la Regione si prendeva l’impegno di valutare – entro l’anno – la reale necessità dell’impianto. Viste le condizioni mutate a febbraio 2016 l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ATO Toscana Centro, prendendo atto della situazione, ha escluso dalla propria dalla pianificazione l’Impianto di Selvapiana, ha estinto anticipatamente le concessioni e le convenzione con AER S.p.A. ed AER impianti S.r.l. e poi ha passato la palla alla Regione che, in questi giorni, ha modificato il Piano.
Ora la partita si sposta però su un altro argomento, quello dell’utilizzo dell’area dove è presente il Centro di Raccolta “I Cipressi”. Nel protocollo del 2015 veniva precisato che “aree e strutture su cui insiste attualmente l’impianto, restano a servizio del ciclo dei rifiuti conservando l’attuale destinazione urbanistica conforme alla gestione dei servizi di igiene urbana secondo quanto verrà stabilito dalla pianificazione di ambito” e nel documento di modifica del Piano viene scritto che questa modifica “potrà rendere concretamente attuabile la riconversione dell’area e dell’impianto per finalità connesse con la gestione dei rifiuti”.
A seguito dell’esclusione della realizzazione/ampliamento del termovalorizzatore di Selvapiana, che sarà resa ufficiale dal voto dell’aula del Consiglio Regionale, l’attenzione si dovrà quindi spostare sulla riconversione dell’area, tema molto caro alle amministrazioni locali.