PELAGO – “Il problema del sovraffollamento degli autobus sulla linea Saltino-Pontassieve è dovuto all’aumento dell’utenza, fatta di persone, e non di cittadini italiani e richiedenti asilo. Questa distinzione è offensiva e non pertinente“.
Questo il commento di Fabio Rubino, consigliere d’opposizione al Comune di Pelago che, appresa la lettera che il Sindaco ha inviato alla Città Metropolitana per chiedere soluzioni per contrastare l’affollamento delle corse del bus, ha criticato la forma con cui ha descritto il problema, emerso a seguito di una assemblea cittadina, riportando il pensiero dei cittadini senza filtri. Ossia che l’affollamento dipende dalla presenza di molti richiedenti asilo.
In quella lettera è tutto lecito (o quasi) – sottolinea Rubino, del gruppo “Pelago, insieme per cambiare” – se non fosse che viene riportato che il problema è causato da “i richiedenti asilo”, quelli che comunemente vengono chiamati immigrati, profughi, rifugiati, migranti.
“Si sarebbe dovuto esclusivamente segnalare, all’attenzione del referente dei trasporti, solo l’incremento dei fruitori del servizio e conseguentemente chiedere, magari con una certa sollecitudine, l’adeguamento delle corse alla nuova domanda – rivela Rubino a Sieve Notizie – Invece no, si preferisce riportare senza filtri l’animosità di parole genericamente attribuite ai “Cittadini” (Tutti i Pelaghesi?) che nel contesto di un pubblico incontro hanno giustamente rappresentano la loro preoccupazione“.
Se la precisazione era inopportuna, e doveva essere evitata – dice Rubino – il Sindaco decide di rincarare e riporta anche che l’accusa mossa dai cittadini ai richiedenti asilo, ossia quella di non pagare il biglietto.
“Si rasenta l’assurdo, si sostiene una presunta evasione senza che ciò sia verificato da alcuna prova, come se l’evidenza riferita fosse certezza della mancata correttezza di tutte le persone richiedenti asilo” dice Rubino.
La questione, denuncia il consigliere, si sarebbe dovuta impostare in maniera differente, tenendo in debito conto la dignità delle persone accusate, oltre alla sensibilità di quanti, cittadini pelaghesi, sono rimasti spiazzati da tanta leggerezza.
Della comunicazione del Sindaco il consigliere non contesta la richiesta di un miglior servizio di trasporto ma – continua Rubino – “ne condanno la maniera, la totale mancanza di tatto verso un mondo che, seppur lontano dal nostro, ha bisogno di vera fratellanza, vera accoglienza, vera attenzione. Valori questi ultimi che venivano richiamati dal Sindaco di Pelago nella lettera ai cittadini per gli auguri natalizi, ma almeno in quell’occasione di parlava di persone“.
“Ci si aspetta che la massima carica rappresentativa della cittadinanza abbia sempre in coscienza la cura di quanto dice, in nome e per conto della stessa – conclude seccato il consigliere Rubino – Si chiama “misura” o “stile” come si preferisce, ed in questa lettera di misura ve ne è poca, di stile poi solo una brusca caduta“.