Valdisieve, riduzione dei giorni di consegna della posta. Londa si oppone

LONDA – Poste Italiane prospetta una sensibile riduzione della consegna della corrispondenza nell’alta Valdisieve. Dal mese di febbraio la consegna giornaliera sarà eliminata e si passerà alla consegna 5 giorni su 14, cioè 3 giorni la prima settimana e 2 gironi la seconda alternativamente.

Si prevede per il piccolo comune dell’Alta Valdisieve e per gran parte dei piccoli comuni d’Italia una nuova riduzione di servizi: già nella legge di stabilità del 2015 si prevedeva una modifica del servizio postale universale con la riduzione della consegna della posta e pare che adesso questa eventualità si stia concretizzando, come è peraltro già successo in altre località montane.

Per questo la Giunta Comunale di Londa ha approvato un ordine del giorno, contro questa eventualità, partendo dal principio che “la consegna della corrispondenza ha permesso il mantenimento di un servizio fondamentale per la coesione della comunità”.

Nel documento Sindaco ed Assessori chiedono al Governo, al Parlamento ed a Poste Italiane di sospendere l’attivazione del nuovo modello di recapito e di raccolta della posta che prevede una drastica riduzione del servizio e di mantenere invece il servizio di distribuzione giornaliera della corrispondenza “anche grazie – si spiega nel testo – all’introduzione dell’operatore polivalente”.

In questo senso l’Amministrazione londese chiede al Governo e al Parlamento di “attivare ogni possibile azione in ordine al servizio postale universale al fine di garantire in tutti i comuni, senza distinzione, un servizio postale di qualità e funzionale alla comunità”. Oltre a questo nel documento si richiede di “individuare con Poste Italiane, in accordo con le associazioni che rappresentano gli enti locali, un modello organizzativo specifico per le aree rurali e montane del paese, attivando sportelli multiservizio, sportelli automatici, servizi di tesoreria a favore degli enti locali”.

Già a fine 2016 Anci Toscana aveva chiesto a Poste Italiane un incontro urgente su un’imminente riduzione del servizio. “Con rammarico prendiamo atto della mancanza di confronto sia con le amministrazioni comunali toccate dai provvedimenti, sia con questa Anci regionale – scrive Anci Toscana a Poste Italiane – Come si ricorderà, ed anche in occasione della riunione svoltasi nella nostra sede nel maggio scorso, avevamo avuto modo di richiedere particolari garanzie su questa specifica questione, segnalando tutte le nostre preoccupazioni”. Infatti, se da un lato Poste intende fornire servizi senz’altro aggiuntivi e innovativi tramite i portalettere, questo non compensa una riduzione che rischia di essere eccessivamente intensa, finendo per non rendere quegli stessi servizi aggiuntivi davvero accessibili dai cittadini, e in particolare di quelli dei comuni più periferici.

“La nostra Associazione resta dunque disponibile ad un nuovo incontro che, a questo punto e dati i tempi stretti, riterremmo urgente. Chiederemmo quindi e a stretto giro di concordare un nuovo incontro di confronto tra Poste Italiane ed una rappresentanza dei sindaci interessati dai provvedimenti per fare il punto insieme sullo stato dell’arte e riprendere questa questione cara ai nostri territori”.

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