Rignano sull’Arno al voto. La Valdisieve vista dai quattro candidati: Unione, Fusione e Servizi

RIGNANO SULL’ARNO – L’11 Giugno i cittadini di Rignano sull’Arno saranno chiamati a scegliere chi, nei prossimi 5 anni, amministrerà il proprio Comune. Una scelta riservata ai rignanesi ma che, per le relazioni politiche e amministrative con i comuni limitrofi, è di forte interesse anche per i cittadini della Valdisieve.

Da gennaio 2017 Rignano sull’Arno non è più nell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, uscita perché rilevata una qualità di servizi “non eccelsi”, e per molti mesi è stata ventilata l’opportunità di una fusione con il Comune di Pontassieve, con cui attualmente condivide alcuni servizi e il Corpo Unico della Polizia Municipale.

Ma uscita ufficialmente dall’Unione di Comuni e abbandonato, da parte degli amministratori della Valdisieve, il dibattito sulle fusioni, i due temi non sono più stati affrontati. Alla vigilia delle prossime elezioni comunali, Sieve Notizie ha chiesto ai quattro candidati la loro posizione su queste due questioni e sulla relazione possibile e futura con la Valdisieve.

Samuele Staderini, candidato Sindaco con la lista “Rignano Sinistra Unita”, ritiene ormai superata l’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve e non esclude a propri una possibile fusione con alcuni comuni limitrofi. “L’Unione di Comuni è stato un esperimento che non ha dato i frutti sperati e il Consiglio Comunale all’unanimità decise di uscire ammettendo che questa non era stata una strada corretta. Ma l’uscita, seppur condivisa, non è stata coordinata e accompagnata da una prospettiva e visione futura concreta, ma con uno strappo, e oggi ci troviamo ad essere un po’ isolati”. Secondo Staderini la via da percorrere è l’integrazione dei servizi con i territori del Valdarno, Valdisieve e area fiorentina escludendo, almeno in tempi stretti, una fusione. “La fusione a breve, compresa quella ventilata con Pontassieve, non ci sembra percorribile e attuabile perché vogliamo valutare attentamente tutte le possibilità per non cadere nell’errore che si è verificato con l’Unione di Comuni, con l’aggravante che questa non sarebbe più reversibile. Non escludiamo la fusione, ma non è la priorità, mentre siamo immediatamente favorevoli ad una integrazione dei servizi con i comuni limitrofi sulla base delle necessità e convenienza territoriale, guardando all’efficienza, sia con il Valdarno che con la Valdisieve e Bagno a Ripoli”. Secondo Staderini con la Valdisieve, come con gli altri territori, è necessario condividere battaglie di area come, ad esempio, sul Ponte di Vallina, su cui la lista “Rignano Sinistra Unita” si dice contraria. “Invece di avere una idea di mobilità integrata e di investire sul mezzo pubblico, come il treno, si metteranno molte risorse su una infrastruttura che incentiverà l’uso del mezzo privato. Un esempio per comprendere che ogni comune ha i suoi problemi e pensano da soli di risolverli, mentre invece andrebbero visti in una logica, anche politica, più ampia. Anche Rignano potrebbe portare il proprio contributo”.

Marco Cinque, candidato con la lista “Centrodestra per Rignano” era, ed è, contrario alla presenza di Rignano dell’Unione di Comuni ed è contrario alle fusioni. Sull’Unione di Comuni concorde sull’uscita perché “Lorenzini stesso ammise che la collaborazione con l’Unione gravava sui cittadini senza erogare i servizi programmati. E’ palese il fallimento di un progetto e quindi il fallimento anche di chi ha amministrato visto che, in questo progetto, lui stesso aveva creduto”. Cinque è contrario alla fusione di Comuni perché “se non c’è affinità territoriale e prospettive concrete il Comune più piccolo che viene aggregato rimane periferia del Comune nascente. Rignano, essendo un piccolo Comune, corre questo pericolo anche con una eventuale fusione con Pontassieve, anche se geograficamente sarebbe più consono Reggello e Bagno a Ripoli. Davanti ad una forte richiesta della cittadinanza per motivi particolari ovviamente questa eventualità sarà presa in considerazione, ma sempre se c’è una convenienza per la comunità”. Le collaborazioni e convenzioni con la Valdisieve devono essere continuamente monitorate per valutarne l’efficacia: “Con i vicini di casa ci deve essere un buon rapporto ma le sinergie non saranno sulla base delle affinità e delle tattiche politiche. Dobbiamo guardare alla convenienza reale per la comunità e dobbiamo porre un costante controllo sull’andamento delle convenzioni. Se ci sono risultati, come per la Polizia Municipale che può arginare problemi di sicurezza, siamo favorevoli”. Sulle infrastrutture, come il Ponte di Vallina,se le cose sono fatte bene e c’è un ritorno alla cittadinanza tutto si fa. Rignano è un Comune isolato e dei collegamenti con i Comuni vicini non devono essere preclusi”.

Eva Uccella, Vicesindaco di Rignano candidata con il Partito Democratico rimanda a dopo le elezioni una valutazione su Unione e fusione di Comuni in relazione con la Valdisieve. “Parlare ora di operazioni importanti come fusioni o rientro nell’Unione è difficile. Vedremo. Per Rignano la scelta dell’Unione era poco gestibile da tanti punti di vista, probabilmente fin dalla sua genesi. Ma può darsi che con due comuni al rinnovo (Reggello e Rignano, ndr) possano cambiare le dinamiche”. Possibilista, ma non a breve, per una fusione con Pontassieve perché “la situazione di isolazionismo non ci interessa, non ci piace e non ha futuro, e serviranno assetti più complessi delle semplici convenzioni. Sulle modalità, che sia Pontassieve o Bagno a Ripoli, vediamo. Perché gli scenari potranno essere diversi. Le collaborazioni vanno sempre cercate ma nel brevissimo termine la fusione non ce la siamo posta come tema perché crediamo non ci siano elementi per farlo. Abbiamo provato con Pontassieve ma non c’è parso che fosse interessata. Quindi abbiamo fatto i nostri passi per conto nostro. La partita delle fusioni e Unioni sono complesse che si fanno spesso anche grazie a liaison umane, di giunta. Forse in passato non è scattata questa cosa”. Sulle infrastrutture favorevole al Ponte di Vallina ma con un approccio più rivolto al dialogo perché “sappiamo che le grandi opere sono necessarie e quando interessano anche in maniera pesante il territorio è giusto che i cittadini siano coinvolti nella partecipazione. Non si devono, nella discussione, fare muri contrapposti e cavalcare i no perdendo di vista possibili soluzioni. Ma alla fine di un percorso partecipato dobbiamo decidere”.

Daniele Lorenzini, Sindaco di Rignano candidato con la lista Civica “Insieme per Rignano, come primo cittadino ha guidato l’uscita di Rignano dall’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve e non aveva mai nascosto la disponibilità ad una fusione con Pontassieve. Sull’Unione non si torna indietro perché “abbiamo fatto una scelta valutando economicamente e qualitativamente se questa unione aveva dato risultati positivi o no e il Consiglio Comunale all’unanimità ha detto di no” ma Rignano, precisa Lorenzini, non è rimasta isolata perché “abbiamo convenzioni di vario tipo con Pontassieve, Bagno a Ripoli, Fiesole, Figline e Incisa Valdarno e stiamo guardando anche ad altri paesi che insieme a noi hanno condiviso un percorso”. La possibile fusione con Pontassieve è una strada percorribile perché “la nostra futura stella è quella delle fusioni e vanno fatte con chi ci sta. Ad un appello sulle fusioni fatto dalla Sindaca di Pontassieve risposi ufficialmente che noi ci siamo. Ho accolto l’appello e non è esclusa la fusione nei prossimi due anni, ma per fare i matrimoni bisognerà essere in due. Non può certo essere il Comune più piccolo ad avviare una fusione. Su questo non posso prendere nessun impegno”. Sul tema infrastrutture “assolutamente favorevole al doppio ponte di Vallinaperché “i cittadini di Rignano potrebbero raggiungere la città in tempi ragionevoli, auspicando anche l’arrivo della tramvia a Bagno a Ripoli. Poi – tira una frecciata (ndr) – Vorrei anche finire la circonvallazione a Rignano se la Città Metropolitana ci dà una mano”. Le relazioni con la Valdisieve e i territori limitrofi? “Tutti gli accordi e convenzioni che faremo con qualsiasi comune che darà migliori risultati qualitativi e quantitativi per i nostri cittadini vanno benissimo”.

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