Lavori sulla SS67. Per due mesi chiusura del tratto. Alternative e provvedimenti

PONTASSIEVE – Dal 17 luglio all’11 agosto e dal 21 agosto al 2 settembre i cittadini della Valdisieve non potranno percorrere la SS67 per andare e tornare da Firenze.

Tra poco più di due settimane, a causa di alcuni importanti lavori alla fognatura del Comune di Fiesole, sarà completamente chiuso un tratto della strada statale 67, prima all’altezza di Compiobbi e poi all’altezza di Anchetta, in entrambi i sensi di marcia, 24 ore su 24 e per tutti i tipi di veicolo.

Per poco meno di due mesi – 47 giorni complessivi di cui 37 di cantiere programmato – verrà quindi interrotta una arteria che, per la Valdisieve, si configura – insieme alla strada di Rosano (SP34) – come una delle più importanti vie di collegamento con Firenze.

Anche se i lavori si svolgeranno nei mesi estivi, quando i flussi veicolari saranno probabilmente minori, non mancheranno i disagi. 

Gli itinerari alternativi consigliati sono la SP34 Via di Rosano, già messa a dura prova dalla grande molte di mezzi privati che si spostano nelle ore di punta, e la SP84 di Molin del Piano.

L’altra alternativa, per chi in Valdisieve è solito prendere il mezzo privato ma non vuole correre il rischio di rimanere intasato in eventuali code, è il mezzo pubblico (O più mezzi pubblici) riorganizzando abitudini ed itinerari.

Per chi invece già prendeva il bus – ma ora non potrà fare il solito percorso della SS67 – grazie ad un accordo con Trenitalia è stato deciso che l’abbonamento del bus sarà valido anche per prendere il treno. Nello specifico l’abbonamento di Autolinee Chianti Valdarno, Autolinee Mugello Val di Sieve, Etruria mobilità nonché di Li-nea e Ataf (queste ultime due solo in direzione Firenze) potrà valere, senza sovrapprezzo, anche per prendere il treno da/verso Firenze nei giorni di cantiere.

Dal Comune di Fiesole fanno sapere che questi lavori – che riguardano principalmente il posizionamento di tubi per la depurazione a Compiobbi – sono molto importanti per la messa a norma della depurazione in Valle dell’Arno. Lavori che gli abitanti attendevano da oltre 20 anni. Per salvaguardare l’ambiente ma anche – precisa l’amministrazione – per evitare la multa che avrebbe applicato l’Unione Europea in caso di mancato adeguamento.

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