Rufina, variante della SS67 dimenticata? Se ne riparla "per chiedere di passare dalle parole ai fatti"

RUFINA – Dopo due anni di silenzio si torna a parlare della variante alla SS67 nell’abitato di Rufina. Lunedì 17 luglio si terrà un incontro-dibattito sulle infrastrutture della Valdisieve e, in questa, la variante sarà nuovamente messa al centro del dibattito politico.

All’iniziativa, promossa e organizzata dall’Associazione “RufinaCheVerrà”, saranno presenti rappresentanti di ANAS (proprietario e gestore della Strada Statale) e Regione Toscana a cui – dicono gli organizzatori – sarà chiesto di fare il punto sul tema e rivelare cosa è stato fatto dall’ultimo incontro e quale sia lo stato dell’arte dell’opera.

Una domanda legittima visto che le promesse erano state chiare e scandite: Nel 2015 era stato sottolineato dal Viceministro a trasporti ed infrastrutture, Riccardo Nencini, che l’obiettivo era di rendere appaltabile il progetto della variante entro il 2017. Ma, già passato il primo semestre del 2017 e a due anni di distanza dall’annuncio, ancora non si sa nulla, sia per ciò che riguarda il progetto sia per ciò che riguarda una stima, anche approssimativa, dell’avvio dei lavori.

Da qui il motivo dell’iniziativa, dice Daniele Venturi, Presidente dell’Associazione RufinaCheVerrà, perché “nella gente c’è disillusione, veniamo da decenni di immobilismo e ora dobbiamo capire come passare dalle parole ai fatti“.

All’appuntamento, che si terrà alla Casa del Popolo di Rufina alle 21.00, ci saranno anche il Sindaco di Rufina Mauro Pinzani, il responsabile del coordinamento territoriale Anas centro Toscana-Marche-Umbria Raffaele Celia e gli esponenti di RFI S.p.A. Rete Ferroviaria Italiana Efisio Murgia e Giuseppe Marta.

Questo perché – dice Venturi – “non parleremo solo di variante, oggi occorre un ulteriore passo in avanti sul tema della mobilità” affrontando anche i nodi cari ai residenti della Valdisieve, dalla “metropolitana di superficie” all’eliminazione dei passaggi a livello, dal Ponte di Vallina al trasporto su gomma, dalla Stazione Foster al binario 18 di Santa Maria Novella.

Una iniziativa che replica appunto quella di due anni fa quando, dice l’Associazione RufinaCheVerrà, “si ravvivò di fatto un dibattito che sembrava spento nella rassegnazione del territorio“.

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