RUFINA – “Mentre il PD litiga sul da farsi, parla, discute e non conclude nulla, i cittadini sono in perenne coda in attesa di una variante della SS67 dimenticata e tirata fuori periodicamente dalle varie anime del Partito Democratico solo per diatribe interne“.
A dirlo sono i consiglieri di centrodestra di Rufina, Antonio Polverini e Chiara Mazzei, che sottolineano come nel Partito Democratico di Rufina si sia nuovamente ripresentata una ennesima spaccatura.
Secondo i due consiglieri “c’è chi spinge sulla realizzazione dei ponti a Vallina, chi sulla realizzazione della famosa Variante della SS 67 a Rufina nel tratto Bigozzi Scopeti. Chiacchiere mentre, intanto, tra dichiarazioni, promesse elettorali, conferenze sul tema di movimenti interni alla maggioranza, nulla appare muoversi“.
L’allusione è alla prossima iniziativa promossa da RufinaCheVerrà, Associazione che conta tra i propri esponenti due consiglieri comunali del PD di Rufina e che – denunciano dal centrodestra – si configura come un “ulteriore perdita di tempo. Una iniziativa che, come quella precedente che nulla ha portato, è servita solo a pungolare e mettere in cattiva luce una corrente del proprio partito invece di contribuire, nella maggioranza, a risolvere il problema. Noi come opposizione, incessantemente e da anni, siamo a chiedere una svolta. Singolare trovarsi a fare opposizione con la maggioranza“.
Ma sulla SS67 il paradosso – dicono Polverini e Mazzei – è che non c’è una visione d’insieme e che “si preferisce addirittura parlare di piste ciclabili che uniscano l’intero territorio. Ma sulle opere importanti strategiche c’è solo silenzio“. Tutto – sottolineano – mentre sui tratti fiorentini e pontassievesi della SS67 i lavori si fanno e mentre, sempre il PD, si è ancorato sul progetto del doppio Ponte di Vallina, quando “a Sieci, nel bivio della SS67 di Molino del Piano, si potrebbe trovare una soluzione, meno costosa e ugualmente efficace“.
Ma sulla variante SS67 “scopriremo presto che futuro ci attende, se il progetto esiste, se è in un cassetto in un ufficio sperduto di Anas, se ci prometteranno tutto o, come si è già verificato, si arriverà ad un nulla di fatto. Forse nel tragitto tra il governo a Roma e quello di Rufina c’è un po’ di traffico visto che non riescono a parlarsi – concludono Mazzei e Polverini – O forse, come temiamo, il tema della variante sarà ricordato solo al momento delle prossime elezioni, rilanciando un progetto che, per l’ennesima volta, il PD riproporrà rimandando la soluzione. Intanto i cittadini sono in coda“.