PONTASSIEVE – Sviluppi per il futuro dell’ex Area Ferroviaria di Pontassieve. Il Comune ha ricevuto una proposta ed un progetto di recupero dell’Area ferroviaria – che coinvolge sia l’ara di proprietà comunale che quella di proprietà di Ferrovie dello Stato – per realizzare la nuova Casa della Salute, un parcheggio scambiatore da 500 posti, 25 alloggi da destinare ad edilizia pubblica, servizi, strutture ricettive ed aree commerciali.
A rivelarlo è la Sindaca di Pontassieve, Monica Marini che sceglie le pagine de “La Nazione” di oggi per annunciare che il Consorzio Acli Arezzo ha presentato al Comune un progetto di recupero sui cui l’amministrazione – dice la stessa Sindaca – ha già risposto positivamente ed ha già dichiarato il suo interesse.
Da quanto viene riportato dal quotidiano è previsto – come negli intenti originari di recupero – la realizzazione della nuova Casa della Salute, un parcheggio scambiatore da 500 posti e 25 alloggi da destinare ad edilizia pubblica. Ma la proposta non riguarderebbe solo l’area di proprietà comunale ma anche i due lotti di proprietà di FS (Quelli più grandi) dove sorgerebbero servizi, strutture ricettive, edilizia convenzionata e libera, aree commerciali e produttive.
La Sindaca esprime soddisfazione per l’arrivo di questa proposta e rivela che “negli anni trascorsi dall’acquisto dell’area sono arrivate proposte che poi non si sono potute realizzare” e giudica la proposta arrivata come una opportunità importante per cambiare il volto di Pontassieve perché “c’è finalmente la possibilità di restituire ai nostri cittadini un’area al centro del paese da tempo inutilizzata“.
Si parla di “proposta” e “progetto” ma informazioni più precise su dettagli e costi dell’operazione il Comune ha deciso di non renderli ancora noti, né dandoli al quotidiano né facendo una nota ufficiale per informare la cittadinanza che, immaginiamo, sarà informata sui prossimi sviluppi.
Perché il progetto, proprio perché più organico e non unicamente incentrato sullo sviluppo dell’area di proprietà comunale, desta interesse visto che riguarderà l’ingresso della Valsisieve, come desta interesse il possibile sviluppo della Casa della Salute che obbligherebbe a rivedere la riorganizzazione dei servizi sanitari su tutto il territorio che comprende i comuni limitrofi.